Riaperta l’autostrada A1 e tornato alla normalità il transito dei treni, con i cittadini evacuati che hanno potuto fare ritorno nelle proprie abitazioni. Si è infatti concluso alle ore 9 il disinnesco dell’ordigno bellico inesploso: alle 9.05 sono state riaperte l’Autostrada del Sole e la linea ferroviaria. Una mezzora dopo quindi è stata riaperta la zona rossa, mentre l’emergenza vera e propria è finita prima delle 12, quando è stata fatta brillare la bomba d’aereo trovata nei giorni scorsi sul greto del fiume Paglia. L’esplosione programmata è avvenuta alle 11.47 in una cava in località Pian d’Ischia a Orvieto: l’ordigno è stato interrato in una buca di 4 metri per 4 e sotterrato con circa 18 metri cubi di terra.
“Ringrazio la Regione, la Provincia, i Sindaci, le Forze dell’Ordine, i volontari della protezione civile e tutti gli enti e le strutture che hanno collaborato alle attività di bonifica, per il grande lavoro svolto in questi giorni per garantire il buon esito delle operazioni. Ringrazio, inoltre, per la disponibilità offerta, i proprietari della cava ove si è proceduto alle operazioni di brillamento. Un apprezzamento particolare va ai militari dell’Esercito, costantemente impegnati sul territorio nazionale per la bonifica da ordigni inesplosi, i quali anche in questa occasione hanno dato prova di una grande professionalità tecnica e operativa” ha detto il Prefetto, Giovanni Bruno, al termine dei lavori di rimozione e brillamento dell’ordigno bellico rinvenuto sul greto del fiume Paglia, in località Ciconia ad Orvieto, il 27 ottobre scorso.
Sono iniziate alle 8.07 le operazioni di disinnesco della bomba d’aereo inesplosa da 500 libbre trovata sul greto del fiume Paglia a Ciconia di Orvieto. Si è infatti conclusa l’evacuazione della popolazione interessata, mentre alle 7 era già stata chiusa l’autostrada A1 tra Orte e Valdichiana, seguita dallo stop ai treni sia sulla linea lenta che veloce dalle ore 8.05.
Ad eseguire il disinnesco della bomba sarà il Reparto Artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito di Castel Maggiore. L’ordigno verrà quindi trasferito e poi fatto brillare: la prima parte delle operazioni dovrebbero concludersi entro le 11, dando poi il via libera al ritorno alla normalità per trasporti e popolazione. Sono stimate 3 ore necessarie per il disinnesco ed altrettante per il brillamento.
Dalle prime ore del mattino i volontari della protezione civile – ben 150 in tutto – si sono posizionati nei varchi di ingresso della zona rossa, provvedendo anche al trasporto dei soggetti fragili residenti nella zona in ospedale o presso parenti e amici. I volontari coinvolti provengono dalla protezione civile di Orvieto, dai gruppi comunali della Funzione associata Sud Ovest Orvietano, ma anche da gruppi provenienti dal resto dell’Umbria (come ad esempio da Spoleto). Presenti anche quelli dell’associazione nazionale carabinieri, gli equipaggi ed i mezzi della Croce rossa italiana, della Misericordia, Anpas, Cisom e Sogit. Sono state attivate anche le tre navette per il trasporto al centro di accoglienza e assistenza alla popolazione allestito allo stadio “Luigi Muzi” in località La Svolta. Al centro operativo della Protezione civile a Fontanelle di Bardano, invece, sono attivi il Coc e il Ccs, il centro di coordinamento soccorsi, dal quale vengono coordinate tutte le attività.
(articolo in aggiornamento)
video e foto del Comune di Orvieto