Bollette della luce sbagliate, pronti i rimborsi - Tuttoggi.info

Bollette della luce sbagliate, pronti i rimborsi

Massimo Sbardella

Bollette della luce sbagliate, pronti i rimborsi

+Energia verifica le posizioni anomale segnalate da Unione Consumatori
Sab, 02/06/2018 - 09:36

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Le bollette dovrebbero essere di facile lettura, per consentire al cliente di scegliere l’operatore più conveniente in base ai propri consumi ed alle proprie esigenze. Così per la telefonia, per i servizi internet, ma anche per le più tradizionali bollette di luce e gas, dove non si opera più in regime di monopolio. E infatti, con la liberalizzazione del mercato, insieme ad Enel sono presenti grandi e piccoli fornitori, nazionali (o addirittura internazionali) e locali. Che presentano offerte e pacchetti che, a sentire chi li propone, risultano tutti vantaggiosi per l’utente, famiglia o impresa.

Il risparmio promesso dovrebbe essere evidente in bolletta. Ma se la bolletta, nonostante la semplificazione voluta dal legislatore e dall’Autorità, tanto facile da leggere non è, ecco che il cliente, una volta scelto inizialmente il gestore, fa un atto di fede e paga quanto gli viene chiesto di pagare. Senza grandi possibilità di controllare.

E invece, la bolletta andrebbe controllata. Perché errori o piccole furbizie al momento in cui si propone il contratto sottoscritto possono farne lievitare il costo. Magari anche di pochi spiccioli, che poi, moltiplicati per grandi numeri, arrivano a costituire cifre di tutto rispetto. Le cronache nazionali riportano sempre più spesso casi in cui l’utente si è visto rimborsare cifre pagate e non dovute.

Un caso sta riguardando da vicino molti clienti umbri di +Energia, che hanno riscontrato errori in diverse fatture relative al 2016. Per importi che sarebbero nell’ordine di 3 euro al mese per due semestri e di circa 5 euro al mese per altri due semestri. Attraverso la fatturazione, ritenuta illegittima, dei corrispettivi per il trasporto ed il cosiddetto “dispacciamento”, due delle voci che vanno a costituire il prezzo finale dell’energia elettrica. Che è dato da alcuni costi fissati dall’Autorità (come quello della materia prima) o dal distributore (pubblicati ufficialmente), ed altri costi relativi invece al servizio offerto da ogni singolo operatore.

Saputa la cosa e verificata l’anomalia sulle loro bollette, i clienti hanno iniziato a chiedere spiegazioni. Alcuni rimborsi in realtà pare che fossero già erogati dall’azienda, anche se sottoforma di conguaglio. Altri clienti si sono parlati ed hanno deciso di rivolgersi all’Unione consumatori di Spoleto. Diverse decine di clienti, a fronte di una platea di alcune decine di migliaia sul territorio nazionale.

Gli avvocati spoletini Giasprini e Sansi hanno formalmente contestato alla società fornitrice di energia l’anomalia delle fatturazioni in questione, chiedendo la verifica di ciascuna posizione, il rimborso delle anomalie accertate e che l’azienda si fosse adoperata per evitare il ripetersi di simili inconvenienti.

+Energia ha risposto, assicurando una verifica delle posizioni ed una nuova fatturazione entro maggio, rettificando la quota fissa dei servizi di rete per i mesi di fornitura del 2016, indicando il conguaglio del corrispettivo “Disp. Bt.” e la restituzione di eventuali importi a favore del cliente finale. Ovviamente, non saranno addebitate ai clienti le spese di fatturazione e gli interessi per il ritardo dei pagamenti. All’esito della fatturazione, +Energia provvederà dunque alla restituzione di eventuali somme eccedenti a favore dei clienti che si sono rivolti all’Unione Consumatori.

Casi come questo si verificano con una certa frequenza. Spesso si risolvono con maxi-conguagli che l’utente si vede inaspettatamente recapitare. Ma in altri casi, l’anomalia deve essere prontamente segnalata dal cliente, che altrimenti rischia di non tornare in possesso di quanto speso in più.

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