Bohème in Giappone, ancora successi per i 100 artisti del Lirico Sperimentale - Tuttoggi.info

Bohème in Giappone, ancora successi per i 100 artisti del Lirico Sperimentale

Redazione

Bohème in Giappone, ancora successi per i 100 artisti del Lirico Sperimentale

Ad Osaka applausi a scena aperta | 400 bambini in totale impegnati per il coro dell'Opera
Mar, 28/06/2016 - 15:37

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Maebashi, Prefettura di Gunma, 28 giugno 2016. Dopo le ulteriori recite accolte con grande successo a Kobe, Oita e Chigasaki e culminate con lo strepitoso successo nella prestigiosa Festival Hall di Osaka, la seconda metropoli del paese del Sol Levante, la compagnia del Teatro Lirico Sperimentale ha avuto un giorno e mezzo di pausa nella città di Maebashi nella prefettura di Gunma, come tappa di avvicinamento della recita che si terrà a Niigata capitale dell’omonima prefettura, al Niigata Prefectural Civic Theatre. 1500 gli spettatori che hanno già acquistato i biglietti per applaudire gli artisti italiani del tour 2016 de La bohème di Giacomo Puccini nell’allestimento dell’Ente Lirico Umbro firmato per la direzione da Carlo Palleschi e regia da Giorgio Bongiovanni. Se a Nagoya viene tributato il primo straordinario successo dello spettacolo di due settimane fa, il teatro di Fukuoka ne ha confermato la qualità con 7 minuti di applausi. Tre giorni fa ad Osaka nella prestigiosa Festival Hall gli otre 2400 spettatori consacrano la produzione dello Sperimentale di Spoleto tra quelle da ricordare negli annali del teatro.

Protagonista d’eccezione il soprano Carmela Remigio ma anche tutta la compagnia degli artisti, orchestra e tecnici che hanno reso possibile un “gioco di squadra” esaltante sotto la bacchetta attenta del direttore Palleschi e l’accurata regia di Giorgio Bongiovanni. Ed è bene quindi ricordare chi sono i protagonisti dell’impresa “Bohème in Giappone”: i soprani Chiara Mogini, Nadina Calistru, Chara Isotton, Francesca Tassinari, Sabrina Cortese, i tenori Giuseppe Distefano, Ivaylo Mihaylov, Simone Di Giulio, Amedeo Di Furia, i baritoni Rodrigo Esteves, Costantino Finucci, Tommaso Barea, Alessandro Pento, i bassi Eugenio Di Lieto, Alessandro Tirotta e Massimiliano Mandozzi e il tenore Ivano Granci. Apprezzati dal pubblico il Coro e l’Orchestra del Lirico Sperimentale. Una nota di merito allo staff tecnico di Spoleto, supportato dal gruppo dei tecnici giapponesi che stanno rendendo possibile un tour tanto intenso quanto esaltante. Un’esperienza quella del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto unica, pur non essendo una delle 14 grandi Fondazioni Liriche Italiane l’istituzione umbra è riuscita negli anni a farsi conoscere ed apprezzare in Giappone e non solo con allestimenti efficaci, accurati e compagnie di canto sempre all’altezza di un pubblico ricercato, competente (spesso si intravedono in sala spettatori che seguono sullo spartito l’opera).
“Il Giappone è un’esperienza esaltante” dichiara il giovane tenore Amedeo Di Furia, un’esperienza necessaria nella formazione del cantante e anche un’esperienza gratificante quando il lavoro, come nel nostro caso, è stato giudicato inappuntabile dal numeroso pubblico: applausi, file in camerino di spettatori per salutarci, fuori dal teatro fiori e richieste di autografi e tantissimi “grazie” e “sayonara-arrivederci”. Dopo la recita a Niigata, il Teatro Lirico Sperimentale si sposterà nei prossimi giorni ad Hamamatsu, città sede della Suzuki, per esibirsi al celebre Act City Theatre per poi giungere nell’area di Tokyo (recite a Fuchu e Nerima), per poi giungere in uno dei templi dell’opera a livello mondiale, il celebre Bunka Kaikan di Tokyo al centro dello stupendo parco di Ueno. Ma lo spettacolo è anche promozione della musica e formazione per i giovani. Infatti il coro dei bambini previsto nel secondo atto, impossibile da trasferire dall’Italia, è stato formato in ogni città da gruppi scelti di bambini giapponesi che dal mese di febbraio hanno iniziato lo studio sia musicale che registico con video e note di regie dello spettacolo e sotto la supervisione di insegnanti di musica giapponesi che hanno introdotto e spiegato la storia dell’opera.
Grazie all’opera, in questo caso La Bohème, la lingua italiana è entrata nelle scuole giapponesi: potenza della lirica.

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