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BLOCCO STIPENDI E RIFORMA PENSIONI, I DIPENDENTI PUBBLICI ANNUNCIANO SCIOPERO GENERALE VENERDI'. POSSIBILI DISAGI

L' organizzazione sindacale Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego – Usb Pi ha proclamato per venerdì 15 luglio uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche, sia dipendenti che precari, dirigenti e non, per protestare contro la manovra finanziaria al vaglio delle camere tra pochi giorni, che potrebbe prevedere nuove significative limitazioni al settore pubblico. Lo sciopero, si legge nelle motivazioni del sindacato, è stato indetto contro una manovra che “taglia il salario, blocca per un altro triennio il contratto, licenzia i precari e reitera il blocco ormai ventennale delle assunzioni”.

“Lavoratori pubblici che con il mancato rinnovo del contratto 2010-2012 hanno già pagato 6,3 miliardi di euro, ai quali ora si vorrebbe far sborsare, con il congelamento degli stipendi fino al 2014, altri 2,5 miliardi, che diventerebbero 6,5 se, come annunciano autorevoli giornali economici, il blocco verrà reiterato anche per il triennio 2015-2017”, ha detto Giuliano Greggi, dell’Esecutivo Nazionale USB P.I., in un comunicato. “Senza contare i tagli sul salario accessorio, che in questi ultimi anni hanno falcidiato il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici”.

Lo sciopero avrà luogo nelle ultime due ore di ogni turno per il personale degli enti locali e nell'ultima ora, per il personale del settore scolastico-educativo.