di Circolo Territoriale SEL (*)
Dovere imprescindibile di ciascun Primo Cittadino è la tutela della salute della comunità del proprio territorio. È questo l'assunto essenziale che, a pochi giorni dall'incontro svoltosi presso il bocciodromo di San Giacomo per discutere dei tre impianti a biomasse dell'azienda olearia Coricelli, il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Spoleto-Campello-Castel Ritaldi-Montefalco sente di dover far presente all'Amministrazione spoletina. Il circolo di SEL, dopo aver partecipato all'assemblea, si dichiara esterrefatto da quanto accaduto fino ad oggi in merito agli impianti a cogenerazione, alimentati ad olio vegetale, ed in fase di ultimazione nella zona di Madonna di Lugo, di proprietà della ditta Coricelli. In particolar modo il circolo sente la necessità di evidenziare l'inadeguatezza di una Giunta comunale incapace di dotarsi di un efficace piano energetico ambientale, in grado di evitare l'installazione di impianti a biomasse, vantaggiosi per l’imprenditore solo grazie ai finanziamenti statali, in un territorio di così elevato pregio naturalistico; sconcertante è il fatto che l'impatto ambientale di tali impianti sarebbe incrementato dal trasporto del combustibile acquistato all'estero. E pensare che di alternative dal punto di vista energetico a impatto zero ce ne sarebbero in abbondanza, grazie soprattutto alle caratteristiche del nostro territorio (vedi fotovoltaico, solare, eolico)…
La seconda considerazione su cui vogliamo riflettere è la tardività dell'incontro. Non meno di due anni fa l'attuale Amministrazione prevedeva nel proprio programma elettorale la partecipazione attiva dei cittadini in merito a scelte fondamentali, come quelle ambientali, della città. Ciò non è avvenuto. L'incontro si è tenuto addirittura a giochi fatti e con un mea culpa tardivo. E come si può dar torto ad una cittadinanza che si è sentita esclusa, dopo anche le dichiarazioni dell'oncologo pugliese, Professor Giuseppe Serravazza, invitato all'incontro dal comitato cittadino Rifiuti Zero, sulle problematiche legate alla salute delle popolazioni che insistono su territori con impianti a biomasse? Come si è potuta ignorare una cittadinanza che risulta estremamente sensibile e preparata, tanto da costituire un apposito comitato?
La terza, ma non meno importante, riflessione su cui vorremmo soffermarci è l'istituzione dell'apposita commissione, aperta alle rappresentanze cittadine e composta dai tecnici dei vari soggetti istituzionali, per approfondire gli aspetti normativi, tecnici e ambientali della questione. A tal proposito, dopo questa apparente “rassicurazione”, giunta a fine incontro da parte del sindaco Benedetti, SEL confida nella realizzazione di azioni concrete, auspicando una imprescindibile correttezza e coerenza da parte dell'Amministrazione comunale in merito alla strada da intraprendere, per il rispetto della volontà e del bene dell'intera comunità
(*) Spoleto-Campello-Castel Ritaldi-Montefalco