È in discrete condizioni il ragazzino che ieri, durante un'attività di orientamento promossa dal Cea di Poggiodomo, si è perso, cadendo in un piccolo dirupo e provocandosi fratture ad un braccio e ad una gamba.
L'episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio, ma il tredicenne, residente a Roma, è stato tratto in salvo soltanto in tarda serata: i soccorritori hanno infatti impiegato quasi due ore per raggiungere a piedi la “Grotta dei briganti”, la cavità ricavata nella montagna sopra Poggiodomo dove si era rifugiato il ragazzo.
Al momento nessuno è indagato per l'accaduto. Il giovanissimo si sarebbe allontanato da solo dall'area dove si stavano svolgendo le attività di orientamento alle quali stava partecipando insieme ai suoi compagni di classe. La sua sparizione era stata però notata soltanto dopo un po'. Immediati i soccorsi, ma c'è voluto del tempo per ritrovare il tredicenne e portarlo in salvo.
(aggiornato alle 16.12 del 20 maggio 2008)
I soccorritori sono riusciti soltanto poco fa a recuperare il bambino che si è perso durante un'escursione quest'oggi, cadendo in un dirupo. Il ragazzino, dodicenne, è stato soccorso dai carabinieri, da alcune squadre del Cai, dai vigili del fuoco di Spoleto e del distaccamento volontario di Norcia e dal personale del 118.
Il bambino stava partecipando ad un'escursione collettiva nella zona di Poggiodomo, quando si è perso. Ad accorgersi della sua sparizione, solo nel tardo pomeriggio, sono stati gli accompagnatori, che hanno immediatamente dato l'allarme. I soccorritori sono riusciti a ritrovarlo soltanto dopo cena, ma c'è voluto del tempo per riuscire a recuperarlo, visto che il dodicenne era finito in un dirupo in una zona impervia. Il giovanissimo avrebbe riportato ferite non particolarmente gravi, principalmente lesioni agli arti. Il condizionale però è d'obbligo, visto che il bambino sta ricevendo ancora le prime cure mediche.