Bilancio Spoleto, le parole del Circolo Sel “Tutte del PD le responsabilità della mala gestione” - Tuttoggi.info

Bilancio Spoleto, le parole del Circolo Sel “Tutte del PD le responsabilità della mala gestione”

Redazione

Bilancio Spoleto, le parole del Circolo Sel “Tutte del PD le responsabilità della mala gestione”

Ven, 06/09/2013 - 13:07

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Lasciando da parte considerazioni di carattere etico, riguardo la inadeguatezza del Sindaco e di questa Giunta, e quelle di carattere tecnico, relative alla incapacità di gestione della macchina comunale, restano quelle di carattere politico: sul PD spoletino gravano, a nostro avviso, tutte le responsabilità di questa classe politica per la mala gestio della città e del suo territorio, nonostante gli inutili e intempestivi tentativi di smarcamento degli ultimi mesi. La cattiva gestione, da cui scaturiscono le cifre di disavanzo di cui si sta parlando in queste ore, partono infatti da ben prima dell’inizio della Giunta Benedetti, e anche riguardo questo ci auguriamo che farà luce in tempi brevi la Magistratura contabile e quella ordinaria. Non si comprende infatti, oggettivamente, a tal proposito, la baldanza politica di soggetti che forse farebbero bene a restare dove sono e non cercare di riproporre a Spoleto “minestre riscaldate”, perché è di ben altro che la città ha bisogno: cambio di marcia e soprattutto di classe dirigente.

Di mala gestio della nostra città ci parlano infatti sia i numeri che sono venuti alla luce (sulla loro effettiva contezza non entriamo nel merito non essendo SEL in Consiglio Comunale), sia molte delle vicende politiche che hanno riguardato lo spoletino in questi ultimi quattro anni. L’elenco sarebbe troppo lungo, ci limitiamo a sottolineare il degrado del centro storico e la diminuzione progressiva della sua offerta culturale; l’impoverimento di tutte le attività produttive, commerciali, artigianali; la perdita costante di importanza dell’Ospedale di Spoleto; la cementificazione selvaggia e le ‘violenze’ subite dal nostro territorio: una su tutte, quella relativa al Centro Commerciale” Il Querceto”, anche se oggettivamente le responsabilità maggiori non sono da ascrivere a questa ultima Giunta.

SEL, di fronte all’atteggiamento a dir poco bizzarro del primo cittadino che parla di dieci milioni di disavanzo come se la cosa non lo riguardasse politicamente, e quello altrettanto improbabile del PD spoletino che guarda a queste vicende come se le persone che hanno gestito la città negli ultimi anni (forse dovremmo dire decenni) non fossero espressione della sua classe politica dirigente, si augura che a maggio 2014 i cittadini di Spoleto possano dare forza e fiducia ad altre e nuove forze politiche, perché queste, che fin qui ci hanno governato, hanno dato ampia prova delle loro (in) capacità.

In conclusione: più che parlare di altri tre anni di governo (quelli che il Sindaco – e quindi il PD – invoca per appianare il ‘presunto’ dissesto), SEL auspica che da maggio dell’anno prossimo il PD spoletino possa avere molto tempo a disposizione per riflettere sui propri errori e soprattutto per rinnovare le proprie classi dirigenti, a partire dal metodo per la loro selezione, per meritocrazia, moralità, competenza e non solo per fedeltà di appartenenza a un dato gruppo di potere nella speranza di perpetuare la stessa gestione del potere all’infinito a prescindere dai risultati politici ottenuti.

Spoleto è sola infatti, abbandonata a sé stessa, senza rappresentanza politica nei consessi che incidono nelle scelte che contano per il nostro territorio, per le nostre attività produttive e per i nostri cittadini.

Anche le ultime vicende relative alla razionalizzazione dei Tribunali sul territorio umbro e quindi quelle dell’accorpamento al Tribunale di Spoleto di altri uffici giudiziari dell’Umbria dimostrano che più che l’appartenenza allo stesso partito conta il peso elettorale di un dato territorio e Spoleto, ahinoi!, ne possiede evidentemente ben poco se è vero, come pare, che rappresentanti della attuale maggioranza politica di Governo si muovono addirittura contro gli interessi della nostra città.

Pensiamo infine che in un momento come questo, di fronte alla certezza e alla certificazione di tutta questa inadeguatezza politica, sarebbe stato auspicabile per il PD spoletino un atteggiamento di maggior rispetto verso i cittadini di Spoleto perché, oggettivamente, dati alla mano, ha ben poco da festeggiare a Villa Redenta.

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