Bilancio Fondazione Carit Terni e Narni: in 8 anni erogati 72 milioni per 1.822 progetti - Tuttoggi.info

Bilancio Fondazione Carit Terni e Narni: in 8 anni erogati 72 milioni per 1.822 progetti

Valentina Onori

Bilancio Fondazione Carit Terni e Narni: in 8 anni erogati 72 milioni per 1.822 progetti

Fondazione Carit, il presidente Strinati: “Spero che questo consiglio di amministrazione prosegua lungo il solco di Carlini”
Ven, 04/07/2025 - 18:28

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Venerdì 4 luglio presso il palazzo Montani Leoni di Terni è stato presentato il bilancio della Fondazione Carit a cura della LUISS Business School, presenti anche il precedente Presidente Carlini e l’attuale Emilio Strinati. Dopo il ricordo del Dott. Ulrico Dragoni, vice presidente del primo mandato di Carlini, sono stati presentati i dati e i progetti raccolti in un fascicolo distribuito alla stampa.

72 milioni le erogazioni complessive per 1.822 progetti realizzati, questo il bilancio degli 8 anni di Fondazione Carit, sotto i due mandati di Luigi Carlini. 

In mezzo l’emergenza sanitaria del Covid, la profonda crisi finanziaria “mantenendo la barra dritta (l’ex presidente) ha reso la Fondazione una protagonista della vita pubblica del ternano per proporre soluzioni innovative nello sviluppo locale” ha ribadito il Presidente della Fondazione Emiliano Strinati. “Anche nell’amministrazione pubblica sanitaria”.

“Spero che questo consiglio di amministrazione prosegua lungo quel solco, per me è stato un maestro e seguirò le sue orme”.

L’analisi del bilancio è stata curata dal professor Cristiano Busco della Luiss Business School: “Obiettivo della Fondazione è stato da sempre valorizzare le iniziative progettuali e le traiettorie dell’impatto con risultati concreti ed è l’approccio che la Fondazione prosegue. 72.800.625 euro le erogazioni complessive per un totale di 1.822 progetti realizzati con “storie alcune andate a buon fine altre rimaste appese” ha precisato l’ex presidente Carlini.

La governance è l’ascolto della comunità e il radicamento sul territorio per tenerlo unito.

Gli stakeholder principali sono interni, di governo, la comunità di riferimento, gli enti pubblici e privati e i progetti vanno dalla ricerca scientifica (24% degli stanziamenti) alle attività culturali (22%), dalla salute pubblica e preventiva (7%) alla formazione e istruzione (13%), dal volontariato e filantropia (17%) allo sviluppo locale (18%).

Alcuni numeri: le erogazioni in arte hanno raggiunto i 19 milioni, 15 milioni per lo sviluppo locale, 13 milioni e mezzo per il volontariato, 12 milioni per la medicina e 3 milioni per la ricerca scientifica e tecnologica. Nel 2021 sono triplicate, causa la necessità di misure straordinarie per il Covid.

Dal 2016 al 2024 dei 1.822 progetti realizzati: 988 sono stati accolti, 676 le iniziative proprie, 151 le richieste libere e 7 gli interventi pluriennali. I beneficiari delle erogazioni sono 70% privati e 29% enti pubblici.

Con un’attenzione allo sviluppo sostenibile con obiettivi che impattino nel territorio, per questo “è importante ascoltare i portatori di interesse” e quindi “l’innovabilità e l’impatto dell’occupazione sul territorio” oltre a welfare e sostenibilità, ha sostenuto Busco.

Nell’opuscolo presentato sono stati selezionati 10 progetti rappresentanti per i quali sono state approfondite le storie progettuali, i risultati e l’impatto sociale. Tra queste la Stagione concertistica dell’Araba Fenice 2022/2023, il PalaTerni (“la Fondazione ha stanziato un totale di 2 milioni per il finanziamento delle opere impiantistiche e delle attrezzature del nuovo Palasport sui 19 milioni complessivi” Op. cit. 2016-2024 Bilancio di mandato), il Circolo Scherma di Terni e l’Ospedale Santa Maria di Terni.

“Abbiamo incontrato la massima disponibilità del Comune di Terni e Narni ma anche di comuni più piccoli come Acquasparta, Montecastrilli, amelia, Stroncone” continua l’ex Presidente Carlini escludendo per ora un suo incarico in politica. “Ora c’è la questione nuovo ospedale di Terni come grande opera per la collettività. Un rammarico è che alcune di queste opere come il restauro della fontana di Piazza Tacito hanno seguito tempi troppo lunghi per la consigliatura. Ora speriamo nel teatro Verdi”, la cui tempistica “credo sia breve”.

E sul Palasport “è stato un piano industriale serio per grandi eventi a Terni, il rammarico è che non riusciamo a perfezionare la nostra erogazione per la difficoltà di alcuni adempimenti. Ma il futuro è roseo come il Palaeventi nonostante i costi di gestione. Lì la fondazione aveva fatto il contratto con l’ex giunta Latini e aveva rispettato tutti gli accordi e le condizioni. Ora c’è molta collaborazione da Bandecchi e dal capo gabinetto, in settimana ci sarà un incontro”.

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