Succede a Città di Castello nel cuore della città, sarebbe già la seconda volta | Insorgono i tifernati sui social
Almeno una ventina di pagnotte di pane gettate nel bidone dell’umido. Succede in pieno centro storico, a Città di Castello, dove sembra che l’episodio non sia nemmeno nuovo.
La segnalazione (la seconda) arriva proprio da parte di un cittadino, la cui foto ha già fatto il giro dei social indignando i tifernati. Una foto che fa male, quasi surreale, tra l’altro ad una settimana di distanza dalla Giornata nazionale contro lo spreco alimentare (il prossimo 5 febbraio).
“Uno scempio“, reso ancora peggiore dal fatto che il pane non sia stato chiuso nemmeno dentro dei sacchi ma impietosamente “esposto” oltre il limite del bidone. Ovviamente nessuna traccia del responsabile ma il popolo del web è già insorto gridando “vergogna”, suggerendo di “organizzare centri di raccolta”, “vendere il pane a prezzo stracciato dopo le 18”, “riutilizzarlo per produrre nuovi generi alimentari” o, molto più semplicemente, “donarlo ai bisognosi o agli amici animali”.
Va detto, però, che In Italia c’è anche una legge, la 166 del 2016, conosciuta come legge Gadda “anti-spreco”, che non rende la beneficenza così “agevole”. La norma, infatti, vincola gli operatori del settore ad alcuni obblighi: il pane invenduto e altri prodotti similari, ad esempio, possono essere donati entro le 24 ore successive alla loro produzione, seguendo determinate procedure di controllo e rispettando requisiti igienico-sanitari (i “benefattori” ne sono responsabili fino ad avvenuta donazione).
La ratio della legge non è comunque quella di sanzionare o punire, ma di incoraggiare e promuovere comportamenti virtuosi. Proprio quest’ultimi, siamo sicuri, saranno subito proposti e promossi, nel breve periodo, dal Comune di Città di Castello, soprattutto per evitare che l’episodio si ripeta ancora. La differenza con i nostri nonni – che baciavano anche solo un pezzetto di pane sprecato – per ora si fa sentire….