Nemmeno nella sua città, Norcia, Vincenzo Bianconi riesce ad andare oltre il 38% delle preferenze (oltre 166mila). Il candidato giallorosso alle elezioni regionali dell’Umbria non “passa”.
Che sarebbe stato un agnello sacrificale era chiaro sin dall’annuncio della sua candidatura, ma l’ex presidente di Federalberghi – al centro di fake news e di pesanti attacchi – non ha beneficiato nemmeno un po’ dalla vicinanza (pure troppa) del Governo nazionale.
Ho perso e mi prendo la responsabilità di questa sconfitta, ringrazio tutte le donne e gli uomini che ci hanno messo la faccia con me, in una battaglia dura. 20 giorni di campagna elettorale, poche risorse a disposizione, ma tanto cuore, tanto contenuto. Abbiamo costruito un modello di cambiamento che lasciamo a disposizione del governo che verrà. Faccio gli auguri a Donatella Tesei, le auguro di essere un presidente forte e illuminato, questa regione ha bisogno che le decisioni del palazzo prima di essere prese siano confrontate con le persone, con le comunità locali. Non staremo all’opposizione, ma alla proposizione.
Queste le parole di Vincenzo Bianconi ieri sera dopo la sconfitta.
La città di San Benedetto, comunque, avrà per la prima volta un consigliere a Palazzo Cesaroni. Poco importa che a votare Bianconi a Norcia siano stati in 1.008 contro i 1.584 che gli hanno preferito Donatella Tesei (60,09%). Anche qui il primo partito di maggioranza è la Lega (38,88%), mentre Forza Italia del sindaco Nicola Alemanno raccoglie un buon 12,02%. Fratelli d’Italia ottiene l’8,28% mentre la liste Tesei presidente il 4,79%. Nell’opposizione, meglio di tutti lo fa la lista Bianconi per l’Umbria (16,44%), mentre il Pd si attesta al 14,5%. Male il Movimento 5 stelle (2,4%), praticamente inesistenti tutti gli altri partiti e liste civiche.
Lo scenario è simile negli altri Comuni della Valnerina, con risultati ancora più eclatanti. A Cascia ad esempio la coalizione della Tesei registra il 79,74% e Bianconi appena il 17,91%. Qui però a farla da padrona è la lista Tesei presidente (che schierava l’albergatore Damocle Magrelli), che col suo 34,34% raggiunge quasi la Lega (36,88%). Il Pd – che guida la città – conquista appena il 7,75%, quasi quanto la lista Bianconi per l’Umbria (7,23%).
A Preci invece il primo partito è Fratelli d’Italia (29,14%), che schierava l’ex sindaco Pietro Bellini. Seguito dalla lista Tesei presidente (20%), mentre la Lega è al 19,51%. Il Pd ottiene il 9,14% delle preferenze e la lista Bianconi per l’Umbria il 7,16%.
Anche a Cerreto di Spoleto – il paese dell’ex segretario regionale dem Gianpiero Bocci – non c’è partita: la Tesei ha il 71,72%, Bianconi il 25,86%. Qui la Lega ottiene il 46,32% (molto più delle recenti elezioni comunali), la lista Tesei presidente il 15,44%. Il Pd ottiene il 16,7%, la lista Bianconi per l’Umbria appena il 5,39%.
Altro comune degno di menzione è il piccolo Scheggino, dove la lista Tesei presidente (che vedeva quale capolista il sindaco Paola Agabiti) ottiene il 58,37%, seguita dalla Lega al 12,27%. Il centrosinistra è praticamente inesistente: il Pd ha appena il 4,83% delle preferenze, le stesse del Movimento 5 stelle, mentre la lista Bianconi per l’Umbria ne prende leggermente di più: il 6,32%.
Elezioni: il nuovo Consiglio regionale e gli esclusi
Oltre al nursino Vincenzo Bianconi, quindi, in consiglio regionale siederà Paola Agabiti Urbani.
Queste le preferenze dei vari candidati consiglieri della Valnerina. Nella Lega, l’ex amministratrice nursina Cristina Sensi prende 1.758 preferenze. Per Fratelli d’Italia il preciano-spoletino Pietro Bellini è terzultimo della lista, con 498 voti. Appena meglio fa la nursina Arianna Verucci di Forza Italia (520). Per la lista Tesei Presidente, come detto, il successo è tutto di Paola Agabiti (3.110) che entra in consiglio regionale, mentre Damocle Magrelli ottiene 923 voti. Nell’opposizione, Giovanni Angelini Paroli da Campi di Norcia (Bianconi per l’Umbria) è il secondo più votato, 268 preferenze.