Il ‘mascherina – gate’, la polemica che ha investito il sindaco Annarita Falsacappa per aver pubblicato foto di lei e Pupi Avati senza mascherina, continua. Dopo il polverone, il primo cittadino prova a smorzare i toni e a minimizzare.
“L’amministrazione comunale – spiega Annarita Falsacappa – ha accolto con soddisfazione la richiesta di una visita del regista Pupi Avati e del suo staff, per un sopralluogo a Bevagna. Per offrire la migliore immagine possibile, si è impegnata in prima persona anche la sindaca, organizzando al meglio gli spostamenti che hanno interessato anche la frazione di Limigiano, i Mestieri e le taverne delle Gaite. Per tutta la durata del sopralluogo, tutti hanno indossato la mascherina, anche all’interno dei Mestieri e dei luoghi visitati. A conclusione della mattinata, come suggerito nei giorni precedenti dalla collaboratrice del regista, abbiamo ordinato del cibo d’asporto e lo abbiamo consumato velocemente nell’ampio spazio pubblico del Mercato Coperto, visto che nel pomeriggio il regista e il suo staff avevano altri sopralluoghi da effettuare“.
“Sono stati preparati tavoli sufficienti per sedersi con il dovuto distanziamento e nel rispetto delle norme anti Covid-19, nonostante lo staff al completo avesse effettuato dei tamponi, risultati negativi, e le persone più mature del gruppo avessero effettuato anche il vaccino. Durante il pasto, le mascherine sono state necessariamente abbassate, così come sono state abbassate per pochi secondi all’aperto, il tempo necessario per scattare qualche foto”.
Falsacappa ricorda che Pupi Avati e il suo staff erano a Bevagna per motivi lavorativi. “La serietà nel comportamento per evitare il contagio, nel rispetto del Decreto ministeriale richiesto dal sindaco ai cittadini sin dall’inizio della pandemia, è stato assolutamente rispettato, nonostante tutti i partecipanti fossero regolarmente tamponati. Per quanto riguarda l’etica, non accetto lezioni da nessuno, in quanto il rispetto verso i cittadini è quello che guida giornalmente il mio impegno politico. È proprio per quei cittadini che non lavorano, che non guadagnano e che per il Covid-19 hanno visto aumentare i loro problemi, che ho cercato di accogliere al meglio il regista e il suo staff. Sappiamo tutti cosa significa, solo in fatto di promozione e di ritorno economico, poter accogliere un set cinematografico nella nostra città. Lo abbiamo capito grazie alle scelte fatte da questa amministrazione già da qualche anno. Credo che queste polemiche danneggino tutto il paese e il rischio che stiamo correndo sia davvero troppo elevato, in una fase in cui Bevagna non è ancora stata scelta dal regista Pupi Avati. Ancora una volta c’è chi, per protagonismo e per bieco antagonismo politico, baratta il bene del paese. Tutto questo non fa certamente bene a Bevagna”.