“Piuttosto che abbandonare i miei ideali, rinuncio alla carica di assessore, ma continuerò a rappresentare in Consiglio comunale i cittadini che mi hanno dato la loro fiducia”. Comincia così una dura nota dell'orma ex assessore al Comune di Bevagna, Tania Fasciani.
Dimissioni insabbiate – “Sapete che un assessore del Comune di Bevagna ha riconsegnato le deleghe e che la giunta del sindaco Analita Polticchia ha perso l'assessore al bilancio, turismo, commercio e mercato delle gaite? Sicuramente no – ironizza la Fasciani – perché la notizia non è stata diffusa né attraverso la stampa, né sarebbe stata comunicata in sede di Consiglio comunale durante la seduta del 31 maggio, se non fosse stato proprio per me che, ai sensi del regolamento comunale, ho chiesto di poter intervenire per darne comunicazione dopo che il punto 2 all'ordine del giorno, ovvero le comunicazioni del sindaco, non era stato discusso”.
Deleghe riconsegnate – Il 18 maggio – si legge nella nota – ho rimesso il mio mandato di assessore nella piena disponibilità del sindaco. In questi due anni di assessorato mi sono impegnata in nome dei valori del mio partito, per realizzare dei progetti e, soprattutto, per la delega più importante, quella al bilancio, per riportare nella correttezza e sostenibilità le condizioni di bilancio, chiudendo il consuntivo 2012 in assoluta sicurezza. Per la delega al turismo ho presentato progetti in regione che sono stati ritenuti validi ricevendo finanziamenti, e altri che sono ancora in iter. Anche se non sono più assessore – prosegue – mi auguro che questi progetti vadano in porto al fine di incrementare l'attività turistica sul territorio.
Disaccordo con il partito – Nei giorni successivi alla riconsegna delle deleghe, il lavoro svolto all'interno dell'amministrazione ha ricevuto l'apprezzamento da parte di alcuni dipendenti del Comune di Bevagna. Per me – ci tiene a sottolineare – è stata una grande soddisfazione, dato l’impegno profuso nello svolgere l’incarico assegnatomi sempre nella massima trasparenza e professionalità. Trovandomi in disaccordo con la linea politica del mio partito – scrive – piuttosto che rinunciare ai miei ideali, ho preferito sacrificare la mia posizione in giunta, continuando però ad esercitare l’attività di consigliere comunale rappresentando i cittadini che mi hanno dato la loro fiducia.
Galeotta una lettera in bacheca – In questi giorni il partito al quale appartenevo – fa notare – ha pubblicato sulla propria bacheca una lettera personale senza alcuna autorizzazione da parte mia, relativa alla mia riconsegna delle deleghe. Evito ogni commento, certa che le persone siano in grado di fare le proprie considerazioni sui modi e contenuti. Come più volte ribadito è mia intenzione sostenere la maggioranza di governo della città, riservandomi di assumere democraticamente i pareri di consenso o dissenso sui singoli provvedimenti.