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Bevagna, revocati arresti domiciliari a ‘dipendente infedele’

Sono stati revocati gli arresti domiciliari al dipendente comunale di Bevagna, accusato di truffa aggravata e continuata, fabbricazione di documenti d’identità falsi, falso ideologico ed abuso d’ufficio.

L’uomo, al centro di un’inchiesta internazionale, seguita dalla Procura della Repubblica di Spoleto, si è visto accogliere parzialmente la richiesta presentata dal suo legale Pietro Magrini: la sentenza è stata emessa dai giudici del riesame presieduti da Giuseppe Narducci, a latere Marco Verola e Luca Semeraro.

Il quarantenne bevanate tornerà così in libertà, anche se è stata disposta la sospensione cautelare per un anno dai pubblici uffici ed ovviamente, non potrà tornare in servizio presso il Comune di Bevegna.

Le indagini su L.M. erano scattate da tempo, ma nei giorni scorsi si erano concretizzate negli arresti domiciliari a seguito di un’inchiesta portata avanti da Carabinieri, Digos e Police di Londra con la collaborazione dell’amministrazione comunale bevanate.