Il clima della campagna elettorale a Bevagna si sta facendo sempre più incandescente, ed ora, a poche ore dall’apertura delle urne, arriva una bordata destinata sicuramente a far discutere.
La segreteria regionale del Partito Democratico infatti, attraverso una nota stampa ufficiale, diffida formalmente ad utilizzare il simbolo del partito.
Nei giorni scorsi era comparsa una locandina a sostegno della candidatura di Giovanni Borsini, firmata dal coordinatore del circolo Pd di Bevagna Angelo Ottavi Fabrianesi, ove si leggeva, per l’appunto, che la sezione bevanate ‘nella sua autonomia decisionale, ribadisce ufficialmente il sostegno alla lista ‘Bevagna Rinasce’ candidato a sindaco Giovanni Borsini’ aggiungendo, tra l’altro ‘non risponde assolutamente al vero che il circolo Pd di Bevagna sia in commissariamento’.
“Come già ribadito nell’assemblea regionale, nonché nell’assemblea provinciale di Perugia, a causa delle forti tensioni e divisioni interne, verificatesi nel circolo Pd di Bevagna, e non essendosi mai registrata una maggioranza assoluta in appoggio ad un candidato all’interno del direttivo di circolo, così come previsto dallo statuto ai fini dell’indicazione delle candidature a sindaco, il Pd – si legge nel comunicato stampa – non è stato nella condizione di indicare ufficialmente nessun candidato. Le candidature in oggetto sono quindi da ritenersi di natura prettamente civica, anche se espressione di soggetti iscritti al Pd. Si diffida chiunque – avverte la segreteria regionale – dall’utilizzo del simbolo del Pd, di cui rimane detentrice la segreteria regionale, a seguito della concessione del medesimo per le elezioni amministrative della segreteria nazionale.
Le precisazioni non finisco qui: “rispetto al circolo Pd di Bevagna, a seguito delle dimissioni del segretario Fabio Maccarelli, ad oggi, secondo le prescrizioni statutarie vigenti, non è stato possibile procedere all’elezione del nuovo segretario, elezione che presumibilmente avverrà a seguito delle imminenti elezioni amministrative, pur prendendo atto dell’indicazione espressa dalla prevalenza degli iscritti rispetto alla figura di un coordinatore”.