Foligno

Bevagna, fantoccio decapitato all’ingresso della città. Il Comune: “In città fomentata violenza”

La testa di un manichino con i capelli rossi è stata trovata conficcata, in mattinata, sulla scritta “Bevagna Città del Mercato delle Gaite“, alla rotatoria di ingresso della città. Un fatto abbastanza preoccupante, reso noto da una nota firmata da tutta l’amministrazione comunale. Un documento nel quale si individuano anche i responsabili del clima che si respira, in questo avvio di 2023, nella città.

L’attacco alla “coalizione di centrosinistra”

Un fantomatico gruppo che si definisce coalizione politica di centrosinistra, arrogandosi una definizione politica che in realtà non è né di centro né tanto meno di moderazione sia per la collocazione radicale dei partiti che la costituiscono sia per i modi di fare opposizione, si arroga indebitamente altri diritti come quello di farneticare, usando pubblicamente termini impropri quali privilegio, oltraggio, indecenza, sfregio, dolo, mancanza di trasparenza. Accusa e diffama pubblicamente l’Amministrazione Comunale, inventandosi chissà quale nefasto misfatto. Rigetta le spiegazioni dell’Amministrazione Comunale, definendole gratuitamente raggiro e tentativo di costruire una risposta giustificativa. Richiede per l’immaginifica colpa scuse ufficiali e dimissioni degli amministratori. Ma in definitiva di cosa mai stiamo parlando di così terribilmente grave?”.

Il caso del Capodanno

Si ricostruisce dunque la questione, ovvero il Capodanno e la gestione del Teatro in quell’occasione. “I volontari dell’associazione Pro Loco di Bevagna, gestori del Teatro Francesco Torti, hanno richiesto la concessione del bar del teatro per l’ultimo dell’anno e hanno pagato la somma secondo il regolamento. Or dunque, per chi non fosse informato, si fa, è possibile, lo si è fatto molte volte, non solo negli ultimi anni e in tante situazioni, in più è contemplato dal regolamento, tanto che è previsto il corrispettivo economico”.

Manichino all’ingresso della città

Quindi si definiscono i toni dell’opposizione “una indecenza, un’opposizione che da subito si è posta con tono inquisitorio nella posizione inequivocabile di cogliere in fallo l’Amministrazione Comunale. Un’opposizione che in mille modi rallenta l’attività amministrativa con grave danno per tutta la comunità. Ebbene questa opposizione, che tronfiamente si avvale del supporto di una coalizione politica espressa da sigle firmate con protervia e arroganza incita alla violenza, criminalizza ad artificio una situazione, creando un capro espiatorio per diffamare l’intera Amministrazione Comunale, favorisce direttamente o indirettamente l’invenzione del fantoccio sacrificale che viene esposto alla berlina della gente, quel volto dai capelli rossi conficcato, non a caso, sulla scritta Bevagna Città del Mercato delle Gaite alla rotatoria in modo intimidatorio, con un chiaro linguaggio criminale, diffondendo un’immagine di una violenza inaudita, nella più totale incapacità di valutare il rischio di un gesto infame, sottovalutando completamente le conseguenze di un incitamento esplicito alla violenza e all’odio“.

“Mala opposizione”

Questo è il fatto estremamente grave, inaccettabile, che grida giustizia e che rivendica a gran voce il rispetto dovuto ad ogni essere umano. A fatti di questa portata non siamo nuovi. È chiaro che tale opposizione, non solo non apporta nessun valore aggiunto al nostro paese, piuttosto incita alla violenza con toni sempre troppo alti, sopra le righe, fuori posto ormai in ogni circostanza e a nulla valgono le scuse tardive. Le conseguenze di questa mala opposizione sono evidenti a tutti“.