Da Palazzo Donini assicurano che la collaborazione con l'ex capo della protezione civile prosegue | Ora però avanti con vaccinazioni e Piano Arcuri
“Che fine ha fatto Bertolaso?“. Una domanda ricorrente in Umbria (raccolta anche da qualche giornale nazionale) negli ultimi giorni. Da quando cioè l’ex capo della protezione civile, già consulente Covid per le Regioni Lombardia, Sicilia e Marche, a novembre era stato chiamato in Umbria per far fronte all’esigenza di attivare in fretta nuovi posti letto e terapie intensive.
Dal Piano di salvaguardia al Piano Arcuri
Dopo il rapido allestimento dell’ospedale militare da campo a Perugia, è con la consulenza di Guido Bertolaso che la Regione Umbria ha predisposto il cosiddetto Piano di salvaguardia, con le 18 ulteriori terapie intensive attivate tra Perugia e Terni, e la possibilità di utilizzare, all’occorrenza, anche posti in quello a Civitanova Marche, chiamato “l’ospedale di Bertolaso”. Un possibile soccorso ai vicini marchigiani (“un salvagente“, lo ha definito lo stesso Bertolaso) che è stato fortemente criticato dalle opposizioni, ma che fortunatamente non è servito. E l’Umbria ha potuto continuare a curare i propri pazienti Covid (anzi, accogliendone anche alcuni di fuori regione come era avvenuto nella prima ondata) all’interno dei proprio confini.
Un Piano di salvaguardia che è stato integrato e in parte superato dall’avvio dei posti letti previsti con il Piano Arcuri, che entro metà febbraio dovrebbero portare alla disponibilità (in strutture mobili allestite accanto agli ospedali di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello) di 44 posti di Terapia intensiva finanziati dal Governo.
“Bertolaso resta consulente in Umbria fino alla fine dell’emergenza Covid”
E Berolaso, “che fine ha fatto?“, appunto. Guido Bertolaso resta consulente della presidente Tesei e lo resterà fino al termine dell’emergenza Covid, assicurano da Palazzo Donini. Niente divergenze, dunque. E se non si è più visto in Umbria è perché il lavoro fatto con lui è proseguito come da programma. Sul piano di vaccinazione, poi, con o senza Bertolaso l’Umbria (che nel frattempo non ha rinnovato l’accordo con il proprio commissario Covid Antonio Onnis) finora se l’è cavata bene, utilizzando le scorte a disposizione meglio di quanto sia avvenuto nel resto d’Italia.
La terza ondata Covid
L’esperienza di Guido Bertolaso – rimbalza sempre da Palazzo Donini – tornerà utile nella terza ondata Covid che, purtroppo, secondo molti esperti investirà l’Italia e l’Umbria. Insomma, senza nulla togliere al lavoro svolto dall’ex capo della protezione civile, sarebbe bene augurarsi di vedere il meno possibile Guido Bertolaso da queste parti.