Benevento – Perugia è “una delle 38 partite” per Massimiliano Alvini. Che però sa bene di affrontare l’allenatore che ha riportato il Perugia in Serie B. “Sono molto grato a chi era qui – dice quando gli si chiede di Caserta – perché se non fosse andato via io oggi non sarei qui ad allenare il Perugia”.
Per il resto sarà una sfida come le altre. Anche se di fronte c’è una squadra forte, ambiziosa, che punta alla Serie A. Alvini la definisce una “partita affascinante, bella, stimolante”. E dice ai suoi: “Giocare queste partite qui è un dono”.
Magari con da scartare alla fine, come sempre avvenuto finora in trasferta per i Grifoni. Ma per il tecnico biancorosso il diverso rendimento in casa non è il risultato di un diverso atteggiamento. “Noi giochiamo sempre per vincere, anche in casa” assicura. E aggiunge: “Siamo alla ricerca di un equilibrio che ritengo questa squadra stia trovando”.
A Benevento si aspetta “una partita da Perugia, come il Perugia ha sempre fatto fino a oggi”
Alvini potrà contare sull’organico con cui ha affrontato l’Alessandria. Ancora indisponibile Dell’Orco. Non partiranno alla volta di Benevento, per scelte tecniche, anche Manneh, Bianchimano e Sounas.
Su Murgia l’allenatore chiede pazienza: “Murgia è anche lui nel percorso giusto, arriverà il tempo anche per lui”.
Il tecnico parla dell’incontro con Ze Maria, uno che ha fatto la storia del Perugia: “Gli ho detto che era forte. E lui che gli piace come gioca la squadra, l’idea”.
Ze Maria gli ha anche detto che Perugia è una piazza esigente. Che si attende una grande prestazione contro l’ex Caserta.