Continua la polemica intorno al sito di Belladanza. Dopo i cattivi odori denunciati dai residenti, anche il nuovo comitato di Belladanza si è fatto sentire, puntando il dito contro i risultati dei controlli 2013 (usciti solo pochi giorni fa) riguardanti la discarica e pubblicati sul sito dell’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale). A detta del comitato, e della sua interpretazione del responso, il problema più grave non sarebbero solo i cattivi odori ma il peggioramento di numerosi criteri, a cominciare dall’inquinamento delle falde acquifere sotterranee. Acqua che prima si poteva persino bere, sarebbe ormai stata compromessa per sempre. Questa la quasi catastrofica sentenza del comitato.
La dirigenza Arpa, da parte sua, ha intenzione di evitare le polemiche e cerca di far parlare i risultati ottenuti dai propri controlli. I composti organici inquinanti nelle acque sotterranee, infatti, sarebbero stati riscontrati sia nei pozzi a monte che in quelli a valle della discarica: da ciò si può dedurre che tali problematiche “rilevate già negli anni precedenti” non sono certo dovute ad una particolare congiuntura “contaminante” del momento, ma sono “probabilmente imputabili ad un evento datato”, ben prima dell’avvento della discarica stessa. Per quanto riguarda la presenza di ferro, zinco e manganese nelle acque di ruscellamento, anche questa già riscontrata in passato, essa sarebbe dovuta “alla naturale presenza di tali metalli nei terreni circostanti l’impianto di smaltimento”.