Assisi

Bastia Umbra, parte la consiliatura Lungarotti: polemiche e scintille nel primo consiglio

Insediato mercoledì 26 il nuovo consiglio comunale di Bastia Umbra dopo le amministrative 2019, con cittadini e anche studenti ad assistere dentro la sala consiliare ma anche davanti al maxischermo allestito per l’occasione in Piazza Mazzini. A cantare l’Inno di Mameli, in Piazza, c’era anche il Coro di voci bianche della Scuola primaria, diretto da Stefania Piccardi. Ma l’effetto “applausi e commozione” per le esibizioni dei bambini è finito ben presto e la minoranza verde-giallo ha sollevato l’opportunità di nominare per la terza volta consecutiva Francesco Fratellini assessore (e vicesindaco), mentre Catia Degli Esposti in ‘solitaria’ ha bacchettato anche la nomina di Filiberto Franchi, che sotto campagna elettorale si era lasciato andare a considerazioni poco eleganti.

Parte dunque l’amministrazione a firma Paola Lungarotti, che ha promesso un quinquennio con “un programma innovativo che parta dai piccoli problemi per arrivare anche a risolvere quelli grandi”. Il primo consiglio comunale ha “vistato” la giunta (Daniela Brunelli, Filiberto Franchi, Francesco Fratellini, anche vicesindaco, Valeria Morettini e Stefano Santoni) e Bastia ha anche un nuovo presidente del consiglio: è Giulio Provvidenza, eletto alla terza votazione e a maggioranza con 11 voti, contro i tre di Erigo Pecci e i due di Jessica Migliorati, una scheda bianca. Eletti anche i due vicepresidenti, Mauro Timi (Lungarotti sindaco) e Migliorati (Lega).

Negli interventi iniziali, critica la minoranza: come detto, Degli Esposti ha ricordato gli insulti di Filiberto Franchi sotto elezioni (l’assessore si è di nuovo scusato pubblicamente) e, insieme a Laura Servi del Movimento 5 Stelle, ha posto il problema della nomina per la terza volta consecutiva di Francesco Fratellini ad assessore, in contrato con lo Statuto comunale. “Nel caso di Franchi – chiarisce la consigliera che in campagna elettorale era stata pesantemente attaccata sul piano personale dal neo assessore – perché la nomina contrasta con il principio del rispetto delle persone, valore assoluto della comunità, sancito dal nostro Statuto”.

Quanto a Fratellini, Degli Esposti ha ricordato che “lo Statuto prevede espressamente l’impossibilità di nominare un assessore per la terza consiliatura consecutiva; credo la scelta di un terzo mandato vada contro tutte le logiche della buona politica. La norma statutaria era stata inserita proprio per evitare situazioni di gestione sistematica del potere di amministratore”. Ai rilievi delle due capigruppo ha risposto il segretario comunale Taralla: in sintesi, il nodo della “terza” nomina è stato già esaminato e sciolto, perché la prescrizione dello Statuto comunale è nulla e inapplicabile in quanto in contrasto con il testo Unico delle leggi comunali. Ma la candidata di Lega e liste civiche spiega che “attendiamo i chiarimenti normativi forniti dal segretario comunale circa l’inapplicabilità di questa norma contenuta nello Statuto del Comune di Bastia Umbra e le norme del Testo unico degli Enti locali”.

Critiche sulle deleghe sono arrivate dalla minoranza Pd, mentre il M5S già ha presentato una interrogazione urgente per capire quanto velocemente la giunta comunale di Bastia recepirà (serve un regolamento ad hoc) alcune delle norme contenute nel Decreto Crescita e nello specifico la riapertura della rottamazione che consentirà per chi aderisce entro il 31 luglio di pagare senza sanzioni in un’unica soluzione al 30 novembre, o in 17 rate, la prima sempre il 30 novembre o, in alternativa, la possibilità del saldo e stralcio.
F.L.