Assisi

“Culona schifosa” la campagna elettorale arriva all’insulto | Scattano le querele a Bastia (AGGIORNAMENTO)

(Aggiornamento delle ore 16.45) Catia Degli Esposti annuncia querela contro Filiberto Franchi: in un messaggio su Facebook prima e con un comunicato stampa poi, la candidata di Lega e liste civiche “ringrazia i tanti bastioli che in queste ore le hanno manifestato, pubblicamente e in privato, la propria solidarietà per gli insulti personali espressi da un rappresentante dell’amministrazione uscente” e annuncia una querela “per tutelare la mia immagine di donna e di cittadina”.

Non solo: Degli Esposti bacchetta la rivale Paola Lungarotti (che le ha telefonato per scusarsi) e il sindaco uscente Stefano Ansideri che, per sua “sorpresa e rammarico”, condannano l’episodio ma ancora di più “il comportamento, forse ancora più vile, di colui che, ignorando il vincolo di amicizia per il quale gli era stato recapitato il messaggio, non ha esitato a divulgarlo”. “Forse la campagna elettorale – si chiede Catia Degli Esposti – ha offuscato la capacità di discernimento di Ansideri e della Lungarotti? Al contrario, voglio ringraziare chi, consapevole dell’enorme offesa, ha provveduto a girarla, per farla conoscere. Nel messaggio – sottolinea – chi parla lo fa al plurale ‘siamo i numeri 1’. Quindi è rivolto ad un gruppo e non ad una persona. Cosa che tra l’altro mi viene confermata da chi afferma che tale insulto personale, questo modo ignobile di appellarmi, circolava già da tempo. Utilizzato da più persone di quel gruppo politico, che fa capo alla maggioranza uscente. Non si è trattato, quindi, di uno scivolone dettato dall’euforia del momento, come si è giustificato, da quanto leggo, l’autore dell’insulto. L’euforia del momento, semmai, ha tolto i freni inibitori affidando ad un messaggio indirizzato a più persone quanto veniva evidentemente comunicato già da tempo. Per questo – conclude Catia Degli Esposti – ho dato mandato al mio legale di sporgere querela per tutelare la mia immagine di donna e di cittadina”.

Intanto è stato ufficializzata la richiesta di riconteggio. Prima di ricorrere al Tar, Catia Degli Esposti e le sue liste hanno presentato formale richiesta in Comune. Ora la palla passa alla Prefettura, che darà la risposta risposta nelle prossime ore.

— Articolo originale —

Non bastasse il possibile ricorso , la campagna elettorale a Bastia Umbra si arricchisce di un nuovo strascico polemico. È un audio whatsapp, di cui si parla molto e che, nei suoi sette secondi, è diventato virale: “Andiamo coi comunisti al ballottaggio, meglio così che con quella culona schifosa”. A parlare sarebbe (e, come si scopre alla fine, è) l’assessore uscente Filiberto Franchi (Forza Italia), lei è invece Catia Degli Esposti. A sollevare la vicenda la stessa candidata della Lega e di due liste civiche, in una nota in cui – senza fare nomi – spiega che un “candidato della coalizione Lungarotti gioisce ritenendo più agevole confrontarsi con il candidato ‘dei comunisti’, ritenuto evidentemente meno temibile di Catia Degli Esposti. Che viene definita testualmente ‘quella cu**na schifosa’. Che la campagna elettorale fosse aspra lo avevamo capito – commenta Degli Esposti – ma non credevamo che si potesse arrivare all’insulto personale dell’avversario. Io, che pure ho avuto modo di criticare scelte ed atteggiamenti degli altri candidati e delle altre liste, l’ho sempre fatto sul piano politico e senza mai ricorrere all’insulto. La violenza di questi commenti mi indigna, come cittadina e come donna, prima ancora che come candidata”.

Contattata telefonicamente, Degli Esposti si rifiuta di fare il nome, anche se ammette che è un assessore della giunta uscente. Che, appunto, sarebbe Franchi. “Mi sono scusato con Degli Esposti”, la premessa. “Ma era un messaggio privato dovuto all’euforia del momento, in cui si dicono anche cose che non si pensano. Ho sporto denuncia ai carabinieri per violazione della privacy”, aggiunge.

Tra la denuncia pubblica di Degli Esposti e la denuncia alle forze dell’ordine di Franchi, arriva la solidarietà del Pd alla candidata di Lega e civiche, che arriva a chiedere a Paola Lungarotti di dimissionare, in caso di vittoria al ballottaggio con annessa elezione di Franchi (in caso di vittoria sicura, visto che è il più votato di Forza Italia, se invece vincesse Raspa sarebbe fuori), l’autore degli “indegni attacchi”. “Gli attacchi che un candidato delle liste a sostegno di Paola Lungarotti ha riservato contro una sua avversaria sono indegni. Ci auguriamo che Lungarotti riesca a superare l’imbarazzo e possa dissociarsi apertamente, scusandosi e magari compiendo nei confronti di quel candidato un gesto importante, se necessario – se il candidato fosse eletto – fino alle dimissioni”, è scritto in una nota dei dem.

E nella mattinata di mercoledì, Paola Lungarotti prende posizione e si dissocia da quanto accaduto. “Mai devono essere fatte offese di nessun genere, mai, e l’ho ripetuto nel comizio finale davanti a tutti i Cittadini. Pur rilevando che si è trattato di un messaggio privato di un componente della mia coalizione, diffuso in maniera illegittima, mi dissocio dalla forma e dal contenuto di quanto espresso in un momento di euforia dettata dal buon risultato elettorale. Un messaggio personale inviato ad un “amico” che poi lo ha diffuso e strumentalizzato, un atto per il quale lo stesso “amico” è stato prontamente denunciato alle autorità competenti. Un ennesimo fatto che fa riemergere quanto ormai siano impropriamente utilizzati tutti i mezzi tecnologici che per definizione dovrebbero essere strumento di socializzazione e di informazioni”.

(Aggiornamento delle 09.40)