La firma tra sindacati e Basell è arrivata nel pomeriggio di ieri, a Perugia; i 97 operai della multi nazionale americana potranno disporre del fondo di cassa integrazione fino al 31 dicembre, per poi lasciare Terni in direzione Ferrara o Brindisi, le 2 città scelte da Basell per la mobilità dei lavoratori. Questa è la buona notizia. La cattiva è che la Basell continua il suo braccio di ferro, con lo smantellamento del sito industriale che potrebbe iniziare la prossima settimana e per cui è stato sollecitato il direttore del Ministero del Lavoro, Giampietro Castano, per cercare di far slittare l’operazione di qualche mese. Nell’accordo tra sindacati e Basell rientra anche il via libera alla bonifica dell’area, mentre è stata decisamente respinta la possibilità che la multinazionale possa decidere di riconvertire l’industria a un’altra tipologia di produzione.
(Lu. Bi.)
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