“Riteniamo opportuno fare una riflessione sulla situazione politica e amministrativa in cui si trova la Regione, a seguito delle dimissioni di Luca Barberini da assessore regionale. Quanto accaduto è in netto contrasto con il metodo utilizzato finora dall’assemblea comunale del Partito Democratico di Foligno che ha sempre cercato di utilizzare dialogo, mediazione e partecipazione, cercando nel confronto, anche aspro, un valore aggiunto per una sintesi costruttiva, anziché scegliere forzature e divisioni. Ciò è accaduto nel partito ma anche all’interno dell’amministrazione, creando ponti e non muri per salvaguardare gli interessi generali”
E’ quanto si legge in una nota della segreteria piddina folignate.
“Questo metodo non è stato adottato nel deliberare le nomine dei direttori regionali e delle figure apicali delle sanità umbra, poiché individuate in assenza dell’assessore competente, manifestando un atteggiamento non dialogante e rispettoso del ruolo e delle idee rappresentate da chi ha seguito in maniera attenta e competente sanità e sociale. Tutto ciò ha determinato una lacerazione preoccupante, considerando il difficile momento storico e politico che la regione sta vivendo, sia la distanza sempre più forte tra cittadini e istituzioni.
L’assemblea comunale del Pd di Foligno esprime un giudizio positivo circa l’operato della Giunta regionale e, in particolare di Luca Barberini che, nei primi sette mesi ha saputo ben interpretare le nuove istanze e i nuovi bisogni emersi nella comunità regionale, riprendendo il dialogo con i cittadini e con il tessuto associativo regionale. Questo organismo chiede, quindi, alla Presidente della Giunta regionale, al Segretario regionale del Pd, al Segretario provinciale del Pd e al Capogruppo del Pd in Consiglio regionale di assumersi, fino in fondo, l’impegno e la responsabilità di lavorare affinché vengano ripristinate al più presto le condizioni necessarie per il ritorno di Luca Barberini alla guida dell’assessorato alla Sanità, alla Coesione sociale e al Welfare, sia per rafforzare il progetto di cambiamento e innovazione portato avanti in questi mesi, sia per ripristinare i giusti equilibri politici e territoriali di una parte della regione che tanto ha dato in questi campi.
Questo territorio, non può non avere un ruolo importante nel governo regionale.