Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ancora indagato: questa volta si tratta di una denuncia formalizzata dall'assessore regionale Coletto
Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, è di nuovo indagato: questa volta si tratta di una denuncia per diffamazione, formalizzata dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto nel 2022: a Bandecchi è stata notificata la conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica, titolare del fascicolo di inchiesta è il Pm Barbara Mazzullo, relative ai fatti del 14 novembre 2022, data in cui Bandecchi ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Terni. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero” il reato di diffamazione si sarebbe configurato “perché nel corso di una conferenza stampa concernente la costruzione del nuovo stadio comunale da parte della Ternana Calcio Spa (di cui il Bandecchi era legale rappresentante), divulgata mediante un video postato YouTube e andato in onda sul canale ONTV, intitolato ‘Bandecchi durissimo contro la Regione Umbria’, commentando il parere sfavorevole espresso dalla conferenza di servizi convocata dalla Regione alla realizzazione della costruzione di una clinica/casa di cura richiesta dalla Ternana Calcio, pronunciava le seguenti frasi diffamatorie nei confronti dell’assessore alla sanità Luca Coletto, asseritamente responsabile del suddetto parere negativo. ‘Le angherie della Regione, una regione dove ci sono stati venticinque pareri positivi e uno negativo, di uno che arriva dal Veneto e non ha mai lavorato un giorno in tutta la sua vita’, facendo implicito ma inequivocabile riferimento al Coletto nella sua qualità di responsabile per la sanità della Regione Umbria. Inoltre affermava: ‘…Salvini mi conosce, però di fatto non può mettermi gli uomini che non hanno la più pallida idea di che cosa stanno facendo. E poi a me uno che mi parla ridendomi in faccia mi fa incazzare e io sono anche un po’, come dire, nervoso e forse se dò una testata in faccia a qualcuno mi ritirerò come sindaco. Ma finché non dò una testata in faccia a nessuno e siccome ho il porto d’armi… cerco di non dà testate in faccia a nessuno, quindi sto tranquillo sennò mi ritirerebbero il porto darmi, è l’unica motivazione che trovo. Ma devo dire che un uomo che si rivolge a tutta la cittadinanza continuando a sparare minchiate….’, facendo un implicito ma inequivocabile riferimento al Coletto. Quindi concludeva, affermando: ‘…la Regione ha fatto una supercazzola. Lo stesso assessore Coletto gli hanno fatto scrivere che per bocca dell’assessore Coletto lui riguarderà tutta la sanità in Umbria. Ma quante figure da stupido può fare l’assessore Coletto, assumendomi ogni responsabilità di quello che ho detto. Ci sono dei dati e sono precisi, se vuole parlare di politica, parliamo, se vuole parlare d’impresa, parliamo, se vuole fare il furbo da bar deve stare attento perché nel bar ci andiamo tutti’”.