Bandecchi, il documento del Ministero getta ombre sul futuro della gestione politica del Comune di Terni. Ecco i perché
Tuttoggi è in grado di anticipare il documento del Ministero dell’Interno con il quale il capo dipartimento per gli Affari Interni, Claudio Sgaraglia, ha informato il Prefetto di Terni, Giovanni Bruno, la sussistenza di circostazne di incompatabilità tra Stefano Bandecchi e la carica di sindaco di Terni.
Bandecchi, ecco perché è incompatibile con la carica di sindaco
“Nel corso della seduta di insediamento e convalida degli eletti del Consiglio Comunale, il vicesindaco comunicava le intervenute dimissioni del sindaco dai due predetti incarichie, dunque, il consiglio comunale convalidava anche la nomina del sindaco Bandecchi, non rilevando la sussistenza di ipotesi di incompatibilità. Dalla ulteriore documentazione trasmessa da codesta Prefettura – si legge nel documento del Ministero dell’Interno – e, in particolare, dalle visure della Camera di Commercio, risulta che il sindaco è tuttora amministratore unico della “Società delle Scienze Umane S.r.l.” il cui oggetto sociale è ‘la gestione della università telematica delle Scienze Umane, Niccolò Cusano” per la quale “vigila e assicura il perseguimento dei fini istituzionali provvedendo a dotarla dei mezzi necessari per il funzionamento” e “delibera le linee guida del piano economico e gestionale”.
Le dimissioni da Unicusano e Ternana non bastano
“Secondo la medesima documentazione il sig. Bandecchi risulta essere, inoltre, anche amministratore unico della società “Ping Pong”, proprietaria a sua volta del 100% del capitale della predetta società, di cui detiene interamente le quote sociali. Nonostante le intervenute dimissioni da presidente della università Unicusano e da presidente della Società Ternana Calcio S.p.a. – continua il Ministero – lo stesso Bandecchi risulta ancora titolare della carica di amministratore unico della Società delle Scienze Umane e della carica di socio unico e amministratore della società Ping Pong. Da tali circostanze appare, quindi, evidente come il sig. bandecchi, pur avendo rinunciato a due delle cariche sociali direttamente incompatibili con la carica di sindaco, eserciti ancora oggi l’attività di impresa e, quindi, con interesse di lucro personale, intrattenendo per il tramite delle ultime due società una serie di rapporti, seppure indiretti, con il Comune di Terni, di cui oggi ha ope legis la rappresentanza legale della qualità di sindaco, riconducibili alla realizzazione del progetto del nuovo stadio”.
Le conclusioni
“Si ritiene che la permanenza del sig. Bandecchi nella titolarità e nella gestione delle predette società possa considerarsi incompatibile con la carica di sindaco di Terni, in considerazione del dettato normativo di cui all’art. 63 del Tuel” – è la conclusione della nota ministeriale che lascia un grande interrogativo sul futuro della gestione politica della città.