Stefano Bandecchi e le sue ultime uscite sulle donne infiammano la scena politica folignate, già cosparsa di benzina in vista delle elezioni comunali. Così la ‘coalizione progressista’, mentre è impegnata nella scelta del candidato sindaco, si ricompatta e punta il dito contro il candidato Enrico Presilla, che a Foligno rappresenta proprio Bandecchi e contro la coordinatrice Stefania Filipponi.
“Le parole pronunciate dal Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, sono offensive per le donne, trattate come merce e trofei da possedere, per gli uomini, considerati degli energumeni in preda a pulsioni irrefrenabili e per le Istituzioni, svilite ed offese dalle sue considerazioni e dal suo linguaggio – scrive in una nota la coalizione di Partito democratico, Movimento cinque stelle, Foligno 2030, Patto x Foligno e Foligno in Comune – Tali atteggiamenti non sono purtroppo un incidente di percorso, comunque gravissimo, ma l’ultima di una lunga serie di esternazioni del Sindaco ternano a cui non ci vogliamo abituare. Chiediamo alle altre forze politiche cittadine ed in particolare al Candidato Sindaco Enrico Presilla e alla Coordinatrice Filipponi, rappresentanti della lista Bandecchi a Foligno (solo la settimana scorsa Bandecchi stesso era a fianco di Presilla e Filipponi a Foligno), di chiarire se quelli sono i valori in cui si riconoscono e che intendono importare nella nostra Città. Foligno ha già sofferto pesantemente, in questa ultima legislatura, una regressione dei costumi istituzionali e guardiamo con preoccupazione a questa possibile ulteriore degenerazione“.
Alla coalizione ha risposto a stretto giro proprio il candidato Presilla, in una lunga e articolata presa di posizione che definisce “armi di distrazione di massa” l’accusa nei suoi confronti. “Il proprio pensiero si dimostra con le opere e con la propria vita – dice Presilla – Gli esponenti della coalizione progressista fanno davvero finta di non conoscere quali sono i valori in cui credo e che ho sempre testimoniato? Ognuno ha i propri pregi e i propri difetti, ciascuno ha il suo stile e modo di interpretare la figura di primo cittadino. I tanti che mi conoscono possono testimoniare il mio approccio istituzionale e quanti non mi conoscono mi apprezzeranno. Sto incontrando tante persone e facendo politica con la P maiuscola, puntando su ascolto, partecipazione e coinvolgimento: tutto questo evidentemente infastidisce e porta a utilizzare ogni mezzo per tentare di screditarmi. Ma il tentativo è vano, la macchina del fango non funziona”.
Enrico Presilla parla di “armi di distrazione di massa, certificazione della ridicolaggine. Una coalizione che si incontra da quasi un anno e che non riesce a trovare il nome del candidato sindaco, che parla di innovazione e propone di candidare il vicesindaco di quarant’anni fa (sì, quaranta!), che viceversa prende a calci nel sedere i propri iscritti quarantenni, che è composta da quattro reduci del pentastellatismo che fu e che combatteva proprio i compagni dell’allora vicesindaco, che è passata alla storia per l’opposizione più impalpabile e inesistente che Foligno possa ricordare. Senza argomenti, senza pensieri, senza capacità, lontanissima anni luce dai problemi delle persone, ripiegata su se stessa. Questa coalizione è simile a un quadro senza valore, una crosta, una specie di vecchia tela annerita e squamosa che qualcuno ogni cinque anni prova a riproporre tentando di cambiare la cornice, ma gli ipotetici acquirenti ormai hanno capito il trucco e non si lasciano più abbindolare. Continuerò la campagna elettorale nel merito delle questioni che davvero interessano i cittadini e lascio volentieri ad altri alzare le bandiere delle ideologie, del politicamente corretto, dell’ipocrisia, pseudo-argomenti necessari a mascherare il loro vuoto di idee e di progetti per la nostra città. Cinque anni di opposizione evanescente non saranno certamente premiati dagli elettori”.