Il conto alla rovescia per il nuovo direttore generale della Banca Popolare di Spoleto è partito. Il dirigente chiamato a sostituire l’ormai ex direttore generale Alfredo Pallini (che ha raggiunto un accordo bonario con l’istituto di credito che resta ancora da ratificare davanti all’ufficio provinciale del lavoro di Perugia) è Francesco Tuccari, un passato da ispettore Consob e attuale condirettore generale di Banca Popolare Commercio e Industria (del gruppo Ubi). A sceglierlo è stato il presidente della Spoleto Credito e Servizi (la holding che controlla Bps), Giovannino Antonini che dopo aver incassato il placet del socio di minoranza Mps ha ricevuto il gradimento anche del Cda della controllata.
E proprio la governance presieduta da Nazzareno D’Atanasio domani approverà l’iter per la nomina di Tuccari che avrebbe già trovato l’accordo economico (si parla di una cifra di 400mila euro l’anno, in linea con quanto percepito dal predecessore).
Ma a tener banco in città e non solo è ancora la vicenda che riguarda l’ex cda Bps, finito nel mirino di Bankitalia che aveva chiesto e ottenuto le dimissioni della presidenza. L’istituto di credito avrebbe ottemperato a quanto chiesto da Palazzo Koch chiamato ora ad esprimersi sui correttivi avviati. Decisioni blindatissime anche se cominciano a trapelare le prossime, probabili mosse della Vigilanza di Bankit che saranno rese note nell’edizione di domani del Sole 24 ore che da febbraio segue l’affaire Bps.