Una bambina di soli sette anni vittima di molestie sessuali da parte di un 25enne, che nelle scorse ore è stato rinviato a giudizio dal gup Carla Maria Giangamboni.
Se non bastasse questo a rendere questa storia particolarmente brutta, ci sono anche le accuse che la procura della Repubblica di Perugia ha mosso anche ad un sacerdote e ad un medico di base.
Peril giovane è stato oggi disposto il rinvio a giudizio per violenza sessuale mentre, per gli altri due indagati, sono stati rimessi gli atti in procura dopo che il gip ha disposto lo stralcio delle loro posizioni.
La vicenda ha inizio nell’estate del 2015, una bambina di sette anni si trova in una comunità religiosa in Altotevere insieme alla mamma quando un ragazzo di 25 anni la molesta sessualmente.
Per il pm Gemma Miliani, il giovane avrebbe «preso in braccio la minore stringendola e cingendola a sé, pertanto, con violenza e con modalità repentine e inaspettate tali da non consentire una non tempestiva reazione, tentando di baciarla e palpeggiandola ripetutamente» nelle zone intime.
Il giorno dopo, la madre della piccola l’aveva portata dal medico di base, oggi accusato di aver «omesso di riferire all’Autorità giudiziaria quanto riscontrato nel corso della visita alla bambina e, durante la quale, a seguito del racconto della madre in merito ad un racconto di abusi sessuali subiti dalla minore la sera precedente, sono state esaminate le zone intime».
Secondo l’accusa, quelli visti dal medico, erano «elementi sufficienti a delineare i caratteri di un delitto per cui si doveva procedere d’ufficio».
Il sacerdote, è invece indagato perché avrebbe avvertito l’imputato delle indagini scattate dopo il racconto della bambina e della madre e lo avrebbe fatto scappare dalla comunità in cui gli inquirenti lo cercavano. Per l’imputato il processo inizierà il 19 maggio del 2019.