Se sulle altre nomine delle partecipare regionali l’opposizione attende l’operato dei nuovi amministratori scelti dalla Giunta Proietti, la nomina dello scrittore Nicola Lagioia alla direzione di UmbriaLibri divide la politica.
Una scelta, quella di Lagioia, già alla guida del Salone del Libro di Torino, che è stata salutata con soddisfazione dall’assessore alla Cultura, Tommaso Bori: “Con la sua visione, la sua esperienza e uno sguardo profondamente contemporaneo, Nicola Lagioia guiderà UmbriaLibri verso una fase di apertura, sperimentazione e dialogo, capace di parlare a tutte le generazioni e di connettere l’Umbria ai grandi temi culturali del nostro tempo”.
Bori: “L’Umbria laboratorio della cultura”
Bori ha aggiunto: “Questa scelta rientra in una strategia più ampia che vuole portare l’Umbria a diventare un vero e proprio laboratorio della cultura. Stiamo lavorando a un Testo unico su cultura e impresa creativa, strumenti concreti per dare forza e visione a un settore che consideriamo centrale per lo sviluppo, l’innovazione, l’identità. A tal fine, vogliamo investire sempre più risorse per la cultura, perché crediamo in una regione che investe nelle idee, nella bellezza, nel pensiero, nella creatività. Promuovere la cultura attraverso la lettura è il segno della crescita di civiltà di una popolazione e l’editoria, portata a certi livelli, è anche un’occasione di crescita economica di qualità. In Umbria abbiamo piccoli e medi editori sapienti con produzioni curate e con la nuova direzione di UmbriaLibri intendiamo dare loro il massimo spazio e sostegno. Con la nomina di Lagioia, la manifestazione che da anni porta la lettura al centro della vita culturale della regione si appresta a vivere quindi, una nuova fase”.
Il Pd: modello contro la cultura oscurantista
Una scelta salutata con soddisfazione dal gruppo consiliare del Pd. “Un nome di livello internazionale – hanno evidenziato i dem – Premio Strega nel 2015″. Aggiungendo una stoccata politica: “Contemporaneo e innovativo, è di certo il modo migliore per confermare l’Umbria come modello e laboratorio culturale che vuole porsi in antitesi ad una cultura oscurantista e che, a livello nazionale, si sta occupando di riscrivere – in maniera più o meno surrettizia – la storia e i valori condivisi e che invece sono alla base della nostra democrazia e della nostra cultura. Un intellettuale, scrittore e giornalista, come Nicola Lagioia, che nella sua carriera ha dato costante dimostrazione di essere una voce libera, sarà un fondamentale interlocutore per valorizzare il panorama editoriale umbro, che si è già distinto per innovazione e idee, al Salone del Libro di Torino. Lagioia sarà un alleato importante anche per una innovazione, nei temi e negli strumenti, da portare nella nostra UmbriaLibri”.
Parole su Melissa P., il centrodestra: “Affermazioni sessiste”
Non la vedono così i consiglieri regionali di centrodestra Tesei, Melasecche, Pace, Agabiti, Giambartolomei, che ricordano le polemiche che hanno coinvolto Lagioia per le sue parole su Melissa P., pseudonimo di Melissa Panarello, l’autrice del libro “Centro colpi di spazzola prima di andare a dormire”. Parole, ricordano ora i consiglieri di opposizione che sono state oggetto “di legittime proteste e di una forte indignazione da parte del mondo culturale e femminile”.
“Ancora più preoccupante – sottolineano gli esponenti dell’opposizione – è stata la reazione dello stesso Lagioia, che ha bollato come ‘aggressive’ le donne che manifestavano pacificamente contro di lui, senza mai assumersi pienamente la responsabilità delle sue dichiarazioni. In un momento storico in cui il rispetto e la parità di genere dovrebbero essere valori irrinunciabili, la scelta della sinistra umbra, che a parole si erge a paladina della ‘lotta al patriarcato e alla cultura sessista’, appare profondamente ipocrita e incoerente. Ancora una volta la distanza tra i proclami e le azioni concrete è abissale”.
“Ci rivolgiamo – l’appello dei consiglieri regionali – alle donne di buonsenso anche all’interno della sinistra: intervengano per contrastare una decisione che offende il buon gusto, la coerenza e i principi
fondamentali della dignità femminile. Chiediamo con forza alle istituzioni competenti di rivedere questa nomina e di garantire che alla guida di manifestazioni culturali pubbliche siano chiamate figure che incarnano valori di serietà, rispetto e credibilità. E non possiamo infine non ricordare le parole dell’assessore regionale Tommaso Bori, che in campagna elettorale dichiarava di voler ‘restituire l’Umbria agli umbri’: oggi assistiamo invece alla nomina, calata dall’alto, di un direttore pugliese, estraneo al
tessuto culturale e sociale della nostra regione. L’Umbria merita coerenza e rispetto”.
Le parole di Lagioia
Lo scrittore, dopo la nomina, ha parlato solo di libri e della manifestazione: “Con UmbriaLibri e con questa nuova direzione, vogliamo continuare a coltivare cultura, farla crescere, sorprendere, generare futuro. L’Umbria è un luogo speciale, anche sul piano letterario. È la regione di Patrizia Cavalli, di Severino Cesari, di un maestro come Goffredo Fofi, solo per citare alcuni. Ed è, in tutto il mondo, tanto più in un periodo come questo, un antico e potente simbolo di pace. L’editoria e i libri sono sinonimo di relazione, scambio, dialogo continuo, nel nome dei quali sono felicissimo di occuparmi di Umbria Libri, una manifestazione a cui ho sempre guardato con ammirazione e affetto. E intorno alla quale c’è un gruppo di lavoro e di ragionamento (gli sono grato) capace di conquistare chiunque nei libri cerchi una soglia per accedere a un mondo più degno, bello, interessante”.
Chissà se in Umbria, visto che il clamore che ha creato il suo arrivo, Lagioia troverà la giusta “quiete” per leggere e scrivere libri.
(Nicola Lagioia con l’assessore regionale Tommaso Bori)