E’ bagarre in consiglio comunale. A scatenare il caos l’interrogazione sull’ex zuccherificio presentata dal centrosinistra, illustrata in aula dalla consigliera comunale Rita Barbetti (Pd). E nelle sue repliche, in una seduta iniziata con grande tensione, il picco.
Mentre la consigliera Barbetti parlava dell’Accordo tra Coop e Comune del 2019 per l’ex Zuccherificio, prima il sindaco Stefano Zuccarini e poi Marco Cesaro, che aveva gestito la risposta, sono intervenuti. “Non è accettabile, volete coartare la volontà dell’amministrazione comunale“, ha detto Zuccarini sottolineando come “Museo e Zuccherificio sono due cose separate“. Cesaro aveva ribadito le implicazioni giurisdizionali che, negli anni, hanno prodotto fino a 11 procedimenti.
Qui l’intervento del consigliere Mario Gammarota (Foligno 2030): “E’ vergognoso che non la fate parlare, siete dei fascisti“. A provare a gestire gli animi, il presidente del consiglio comunale, Lorenzo Schiarea.
Subito la richiesta di sospensione da parte del consigliere Mauro Malaridotto (Lega). E al ritorno, proprio Malaridotto: “Abbiamo ascoltato una frase che non è accettabile. Chiedo al consigliere se conferma“. E Gammarota: “Chi mi conosce sa la passione e l’educazione istituzionale che mi contraddistingue. So anche riconoscere gli errori. Nel caso specifico, vedendo una donna, interrotta da due uomini, ho visto un atteggiamento non consono. Mi scuso col cuore, ma chiedo il rispetto del regolamento“.
“E’ deplorevole quanto accaduto – ha detto la consigliera Barbetti (Pd) nel suo intervento successivo – nell’antica Grecia si diceva ‘alle donne è ornamento il silenzio’. Qui non è stato fatto perché donna, ma resta il fatto che sia stato un atto di violenza“.