Oltre all’iniziativa del Fai Città di Castello, anche il gruppo consiliare di Tiferno Insieme torna a puntare la lente di ingrandimento sul borgo di Badia Petroia.
I consiglieri Nicola Morini e Vittorio Vincenti, che in Consiglio comunale ne hanno più volte esaltato le potenzialità, con alcune osservazioni al Prg accolte dalla maggioranza (dislocazione del nuovo plesso scolastico e razionalizzazione viaria del borgo antico), ora si soffermano di nuovo sul suo celebre complesso abbaziale.
Cosa non va
In quest’ultimo, già portato all’attenzione dell’assise, era stata sottolineata la non adeguata valorizzazione, oltre a dubbi e interrogativi circa la completezza dei lavori finora attuati. Nello specifico si considerava degna di preoccupazione l’efficacia degli interventi a salvaguardia delle colonne esterne alla chiesa, che mostrano numerose ed evidenti crepe, e il fatto che la celebre cripta è inaccessibile da anni a visitatori e fedeli.
Inagibilità
Va ricordato che nell’agosto agosto 2018 il Comune di Città di Castello ha dovuto emanare anche un’ordinanza di inagibilità dell’ingresso dell’abbazia, per il rischio indotto da crolli e lesioni riscontrati sull’edificio privato confinante con il cortile della chiesa, chiedendo l’esecuzione di interventi di messa in sicurezza. In questi anni molte autorità politiche sono intervenute pubblicamente sulla vicenda e si sono impegnate a segnalare l’annosa questione agli enti competenti e ad intervenire definitivamente per risolvere le problematiche esistenti.
Nuova interpellanza
Tiferno Insieme, per tutte queste problematiche ancora attuali, ha depositato una nuova interpellanza: “Chiediamo di conoscere lo stato dell’arte dei lavori inerenti la Chiesa, anche in relazione alle varie proprietà (Diocesi tifernate, Miur, privati), con particolare riferimento al ripristino del tetto laterale in capo alla proprietà privata. Infine chiediamo di conoscere a quali risultati siano addivenute le succitate iniziative intraprese dalle autorità per dare soluzione ad una situazione ormai in stallo da decenni”.