Percosse, minacce e maleducazione in pieno giorno anche in centro storico, "branchi" di minorenni sfogano la noia contro adulti e coetanei | Il racconto di un 60enne "Colpito in due occasioni e deriso", una tifernate "Miei figli aggrediti e poi minacciati sui social"
E’ sempre più allarme baby gang a Città di Castello, dove gruppi di giovanissimi, spesso quasi tutti minorenni, gironzolano dal centro storico alla periferia cercando vari modi per sfogare la propria noia.
Oltre ad accanirsi su arredi pubblici e aree private, da veri e propri vandali, questi “branchi” di ragazzini si accaniscono purtroppo anche sulle persone, prendendo di mira (ovviamente) anziani e più deboli. Una triste quanto preoccupante denuncia arriva da un 60enne tifernate, che ha deciso di raccontare “due atti di bullismo subiti in città“, affidandosi anche ai social per avere una cassa di risonanza più ampia e magari arrivare anche alle istituzioni.
“Il primo fatto mi é successo verso la fine di agosto, in via Scipione Lapi: una banda di circa 15 ragazzini, fra i 12 e 15 anni, mi sono passati a fianco e uno di loro mi ha dato una manata sulla schiena. Il tutto condito con parolacce, risate sguaiate e questa affermazione: ‘Colpiamo tutte le persone con la gobba per prenderci la fortuna‘”.
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Il secondo episodio, avvenuto nel tardo pomeriggio lunedì 3 ottobre, sempre nel cuore della città, ha visto invece altri tre ragazzini dello stesso gruppo colpire l’uomo all’orecchio e “fuggire ridendo”. “Chiedo a chi è preposto all’ordine pubblico di controllare più il centro storico – ha aggiunto il 60enne – perché io e tutti gli altri cittadini possano passeggiare in santa pace. E soprattutto per aiutare questi ragazzi evitare che da bulli diventino delinquenti”.
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Purtroppo non è finita qui, con il racconto dell’uomo che ha spinto altri tifernati a sfogarsi: “Anche a mio marito, – riferisce una donna – giorni fa, in zona Graticole, all’inizio di Via Francesco Tifernate, un gruppetto di 4 o 5 ragazzini adolescenti ha gettato un oggetto contro la macchina in transito, ridendo sguaiatamente e portandosi in mezzo alla strada per impedirne il passaggio. Io mi domando: ma come è possibile che questi ragazzini arrivino a questi livelli: queste non sono ragazzate, dal momento che alla base di tutto c’è arroganza, prepotenza e mancanza di qualsiasi forma di educazione”.
“A mia figlia – racconta un’altra tifernate -, mentre passeggiava, l’hanno presa per il collo! Il fratello ha provato a difenderla ed è stato spintonato al muro. La sera stessa hanno cominciato a mandare minacce su Instagram ad entrambi”. E chissà quanti altri episodi, non ancora emersi, sono avvenuti….