Spoleto

Avvisi IMU, Bececco (SP) “Nella crisi il Comune presenta il conto alle famiglie”

Mentre la città versa in grave difficoltà dal punto di vista economico e sanitario, in un momento in cui bisognerebbe mettere in campo tutti gli aiuti possibili per le famiglie e le attività produttive e commerciali, a Spoleto si preferisce rispettare pedissequamente le regole anziché modificarle”.

Inizia così la nota stampa della capogruppo di Spoleto Popolare, Maria Elena Bececco, che interviene con decisione sull’invio di oltre 4mila avvisi per la riscossione dell’IMU del 2015, tributo che diversamente sarebbe andato in prescrizione entro la fine dell’anno.

E così l’amministrazione comunale, nell’inviare ai cittadini gli avvisi di accertamento sull’Imu del 2015 – cosa giusta e da farsi, dato che altrimenti quegli stessi avvisi sarebbero andati in prescrizione – ha deciso di applicare alla lettera le regole del Comune di Spoleto, le quali prevedono che quando si procede a un accertamento nei confronti di un soggetto esposto, si inviino contestualmente le richieste di pagamento per tutte le posizioni debitorie di quel determinato cittadino, non soltanto quelle relative alle pratiche a rischio prescrizione. E così il risultato è che adesso 4 mila famiglie spoletine hanno ricevuto gli accertamenti sull’Imu relativi anche a tre o quattro anni, tutti insieme, vale a dire a partire dal 2015 fino agli anni più recenti.

E’ evidente che tutti i cittadini debbano contribuire al bilancio comunale e ai servizi municipali pagando le imposte dovute. Tuttavia, in un momento come questo, ritengo che sarebbe stato corretto inviare gli accertamenti esclusivamente sulle posizioni in scadenza, evitando di accumulare anche tutte le altre che adesso andranno a gravare, tutte insieme, sulle spalle di oltre 4 mila nuclei familiari di Spoleto.

Lo stesso assessore comunale al bilancio, da me sollecitato per ben due volte nella seduta di consiglio comunale di lunedì 30 novembre, alla fine ha dovuto ammettere che entro 90 giorni dal ricevimento degli accertamenti i contribuenti dovranno corrispondere l’intero importo relativo a tutte le annualità mancanti, e non solamente a quella del 2015 effettivamente prossima alla prescrizione, pena l’intervento della riscossione coattiva.

Pertanto, oltre 4 mila famiglie si troveranno a dover pagare cartelle dell’Imu estremamente pesanti in un momento di massima difficoltà economica. Ritengo che laddove il Comune non riesce a elargire fondi alle famiglie o alle attività economiche, sarebbe almeno opportuno che non infierisca sulle stesse.

Reputo umanamente sconveniente questa estrema urgenza, da parte del Comune, di applicare le regole in maniera così pedissequa per fare cassa in un periodo come quello che stiamo tutti vivendo o, per meglio dire, subendo.”