Non si è fatta certo attendere la nuova risposta del Comune di Valfabbrica sull’ormai noto e discusso autovelox “nascosto” sul cavalcavia della Ss 318 e, soprattutto, sul ricorso dell’automobilista multato accolto dal Giudice di Pace, che di fatto ha annullato la sanzione.
Dal Municipio spiegano infatti come “sul medesimo oggetto (verbali per eccesso di velocità arrivati con lo stesso autovelox “rialzato”, ndr) ci sono stati altri ricorsi che sono stati respinti sia presso il Prefetto sia presso il Giudice di Pace ma questo Comune non ha ritenuto opportuno pubblicizzare la cosa, sebbene ciò sarebbe stato nelle proprie piene facoltà“.
“Si ricorda, che il compito di chi fa politica è amministrare al meglio la Res Publica e non cercare consensi mediatici tramite qualche ‘like‘ – aggiungono dal Comune – Ora ci si chiede, perché non è stato dato lo stesso risalto mediatico ai ricorsi che venivano respinti?“
L’amministrazione comunale, infine, ribadisce “la convinzione che il metodo adottato abbia assicurato un maggior rispetto dei limiti di velocità e quindi il calo di pericolosità e incidenti” proprio sulla statale Ss 318 di Valfabbrica (direttrice Perugia-Ancona), dove in passato si sono verificati numerosi incidenti mortali, “4 solo nel tratto Valfabbrica-Casacastalda tra il 2018 e il 2020”.
Il Comune di Valfabbrica ha concluso chiarendo che “avendo massima fiducia nella Magistratura, ricorrerà al giudice Togato nei tempi e nei modi previsti per legge in ogni ordine e grado di giudizio, avverso tutte quelle decisioni del giudice di Pace che andranno ad annullare le sanzioni comminate a norma dell’art 142 C.D.S. e ad esso collegato“.