Enrico Melasecche (*)
In una fase drammatica per famiglie ed imprese come l’attuale, forse la peggiore dal dopoguerra ad oggi, la giunta escogita marchingegni di tutti i tipi per fare cassa. Con la decisione di mettere gli autovelox in due punti tutt’altro che solari dei viali cittadini, aumenta di fatto la pressione fiscale di milioni di euro a danno della città. Ma, come nel caso del pollo di Trilussa, non lo fa in modo uniforme, ma toglie centinaia e centinaia di euro in pochi giorni, dalle tasche già tartassate di lavoratori ed artigiani che ogni giorno sono costretti, per recarsi al lavoro, a raggiungere la zona industriale di Via Narni e ritorno.
Ci sono casi disperati di famiglie che non sanno come fare cui sono giunte anche sei, sette multe nel breve volgere di pochi giorni.
E’ facile prendersela con chi percorre varie volte al giorno per timbrare il cartellino le grandi direttrici cittadine, a quattro corsie, in cui la velocità commerciale è da sempre stata superiore ai cinquanta chilometri all’ora ed era vanto delle giunte di un tempo.
Peraltro forti dubbi sussistono sulla legalità di tali posizionamenti tenuto conto ad esempio che chi percorre in uscita Viale dello Stadio, si trova il cartello di avvertimento prescritto non sulla propria corsia di marcia ma sulla curva che viene da Via Leopardi. Ma chi ha voluto questa mattanza gioisce perché invece di tagliare alcune spese assurde della macchina comunale preferisce mettere le mani nelle tasche dei più deboli che non hanno né tempo né convenienza a fare ricorso visti i costi aumentati per esperire tali procedure.
Alcuni esponenti del PD però non si preoccupano dei lavoratori e delle loro famiglie ma di quanto, dei milioni così incassati, spetta ai vigili urbani ed ai dirigenti del Comune. Quanto sono buoni loro!
(*) capogruppo UdC