Hanno manifestato in piazza 40 Martiri con alcuni dei loro camion, questa mattina (2 novembre), gli autotrasportatori eugubini, per dare un forte segnale a istituzioni locali e regionali sulla crisi legata ai due cementifici della città “con rallentamenti o addirittura fermate delle produzioni, che generano profondissime preoccupazioni nell’opinione pubblica, nelle maestranze e in tutto l’indotto”.
Gli autotrasportatori del Conset (Consorzio Eugubino Trasporti) insieme alle Rsu di Colacem e Barbetti, hanno voluto dunque portare in piazza un “disagio economico e morale”, legato ad un “calo del lavoro di oltre il 50%”, richiamando soprattutto l’attenzione del sindaco Filippo Mario Stirati e della presidente di Regione Donatella Tesei “perché si prendano le proprie responsabilità”.
Ovviamente al centro della protesta rimane il dibattito che va avanti da mesi sull’utilizzo del Css nelle cementerie, sullo stop temporaneo della produzione alla Colacem di Ghigiano e le conseguenti delocalizzazioni. “Bisogna confrontarci su quello che sta succedendo per evitare una crisi ancora più grande – hanno detto i manifestanti – Sono mesi che vengono agitate parole e silenzi irresponsabili che hanno portato ad una situazione allarmante sotto gli occhi di tutti. L’indebolimento o addirittura la chiusura delle attività del settore cementiero è un pericolo che va scongiurato subito!”.
“Il settore del cemento – hanno concluso – caratterizza da sempre l’economia di Gubbio, rappresentando quasi il 30% del Pil locale. Non ci si può voltare dall’altra parte, come è stato fatto finora, vanno assunte iniziative concrete, vere, convincenti”. Inequivocabili i cartelloni attaccati sui camion: “Abbiamo a cuore il futuro di Gubbio e delle sue famiglie. Senza lavoro non c’è futuro per nessuno” oppure “Il lavoro e il nostro impegno fanno crescere il territorio”.