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Autoconsumo, deroga al Dgr 95: via il limite dei 2 cinghiali a cacciatore

Autoconsumo, deroga al Dgr 95: via il limite dei 2 cinghiali a cacciatore. La Giunta regionale dell’Umbria ha deliberato una deroga alla norma in materia di igiene delle carni di selvaggina selvatica, togliendo, fino al 31 dicembre 2022, il limite delle 2 unità – capo grosso equivalente – per cacciatore per l’autoconsumo.

Era questo uno dei limiti contestati dalle associazioni venatorie e dalle squadre dei cacciatori. Anche perché avrebbe rischiato di favorire, paradossalmente, il mercato nero delle carni di cinghiale. E in periodo legato all’emergenza peste suina africana.


Emergenza cinghiali,
si cambia


La deroga è stata deliberata dalla Giunta regionale dopo il parere favorevole del responsabile del procedimento e del dirigente.

Restano tuttavia diversi punti del Dgr 95 di cui le associazioni venatorie denunciano la fattiva applicabilità, in merito alla effettiva presenza delle strutture – in assenza ancora di una filiera delle carni – ed ai controlli in prima battuta affidati al cacciatore formato.

Criticità e rischi di fronte ai quali le associazioni venatorie hanno chiesto in più occasioni – anche nella recente seduta con le autorità sanitarie sui rischi dell’Epatite E – la sospensione, fino ad avvenuta modifica, del Dgr 95.


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Pesca, dal Ministero ok all’immissione di trote:
ecco quali e dove