Potrebbe non aver agito da sola la donna sospettata di essere la piromane che da oltre due mesi sta terrorizzando i perugini proprietari di un’auto. Soprattutto nella zona di Fontivegge, dove erano parcheggiate molte delle 13 vetture andate distrutte dall’inizio dell’anno.
Nell’ultimo rogo, grazie alle indicazioni di un testimone, i carabinieri hanno identificato e denunciato una donna, italiana di 34 anni, sospettata di aver partecipato a circa la metà dei roghi d’auto che si sono verificati a Perugia. E questo sulla base di alcune delle registrazioni delle telecamere di sicurezza situate nei pressi dei parcheggi dove erano in sosta, di notte, le auto bruciate.
La donna che si vede nei filmati aveva la testa ed il volto semicoperto da un cappello ed una sciarpa, ma alcuni elementi ricondurrebbero alla giovane fermata poco dopo l’incendio dell’ultima Punto Grigia data alle fiamme. In quell’occasione, il testimone ha visto la donna armeggiare con un accendino vicino a dei cartoni accesi. Da qui la denuncia.
La donna, che ha dei precedenti per droga, si sarebbe difesa, sostenendo che lei, con quei roghi, non c’entra nulla. Elementi per tenerla in stato di fermo, al momento, non ci sono. Su di lei, comunque, pende la denuncia per danneggiamenti.
Ma in alcuni dei video compare anche un uomo, anche lui coperto da sciarpa e berretto. E’ il presunto complice che i militari stanno cercando.