A quasi dieci anni di distanza Giulio Golia ha nuovamente incontrato Andrea e il padre Franco.
La trasmissione delle Iene è tornata a parlare di autismo con Andrea, un ragazzo di Castelfranco Veneto, e con suo padre, Franco, creatore e promotore della fondazione “I Bambini delle Fate” impegnata da anni nel finanziare e supportare molteplici progetti sociali in favore dei bambini e ragazzi che, come suo figlio, hanno a che fare con questa patologia.
Il primo incontro tra Giulio e Andrea risale al 2012 dove, insieme a papà Franco, l’inviato aveva mostrato l’allora condizione del figlio che riusciva a esprimere e comunicare le proprie emozioni soltanto attraverso lo schermo di un computer.
Questo perché l’autismo, nonostante si abbia coscienza del proprio stato e di cosa accada intorno, al contempo non permette a chi ne è affetto di riuscire a stabilire relazioni con il mondo circostante.
Inclusione sociale
Franco Antonello così decide che l’associazione “I Bambini delle Fate” a poco a poco sarebbe dovuta essere quell’insieme di progetti e iniziative che avrebbero dato una speranza a ragazzi come Andrea, alle loro famiglie e, nel mentre tutto questo si sarebbe materializzato, andare a creare un futuro anche quando, prima o dopo, l’ineluttabilità del corso della vita avrebbe costretto i ragazzi con sindrome autistica o di qualsiasi altra disabilità a cavarsela senza l’aiuto dei propri famigliari.
Nel 2017 arriva un secondo incontro tra Giulio Golia e Andrea dove, grazie al progetto “La banca del tempo sociale” in cui lo scopo ultimo era quello di offrire ai ragazzi con autismo delle occasioni di inclusione insieme agli studenti delle scuole superiori, il papà Franco illustra gli innumerevoli miglioramenti del figlio come il riuscire ad allacciarsi le scarpe – un gesto che sembra semplice ma una grande conquista per chi è affetto da autismo, vista l’ampia e scoordinata gesticolazione delle proprie mani.
Pochi giorni fa un’ennesima visita ad Andrea
Come accennato prima, dunque, e come documentato dalle Iene nella puntata del 9 aprile scorso, il passo compiuto da Andrea grazie all’indefessa collaborazione di Franco, questa volta è stato quello di andare a vivere da solo e in completa autonomia.
Supervisionato nel suo appartamento da telecamere con controllo a distanza (che in futuro verranno tolte come racconta il padre) Andrea è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio di normalità, al pari di un ragazzo qualsiasi che deve organizzare la propria vita andando al supermercato per la spesa, pulire la propria casa e preparare il pranzo e la cena.
Futuro e prospettive
Chiaro è quindi l’intento non solo di avvicinare quanto più possibile i ragazzi autistici alla vita ma, come più volte sottolineato da Franco Antonello, lo scopo è quello di mettere in sicurezza il futuro di queste persone.
Per tale motivo è importantissimo sostenere “I Bambini delle Fate” e il progetto Creso che vede coinvolti attivamente anche noi di Tuttoggi; l’iniziativa include, grazie alla Fondazione AURAP-ONLUS, una attività diurna di riabilitazione e avviamento al lavoro di nove giovani con Disturbo dello Spettro Autistico.
I ragazzi frequentano il Casale Forabosco, sito a Collestrada, frazione del Comune di Perugia, dalle ore 9 alle ore 18 e trascorrono qui anche il momento del pranzo che contribuiscono a preparare.
Affinché i giovani sviluppino varie competenze, inoltre, la fondazione ha deciso di ampliare la gamma delle attività e ha dato avvio anche a produzioni e servizi per la collettività. Il tutto viene svolto da parte dei ragazzi con DSA, in compagnia degli operatori della riabilitazione che vestono i panni di compagni di lavoro.