Ha visto un ausiliare del traffico che fotografava la sua auto parcheggiata e lo ha inseguito, con questi che si è rifugiato all’interno del comando dei vigili urbani di Spoleto, in piazza Garibaldi. Poi, poiché non riusciva ad entrare nei locali della municipale per ottenere chiarimenti, l’automobilista ha chiamato la polizia di Stato.
Gli agenti del commissariato di Spoleto, intervenuti sul posto, hanno quindi ricostruito l’accaduto.
Lo spoletino, infatti, ha raccontato ai poliziotti di aver visto, poco prima, un ausiliare del traffico intento a fare una fotografia alla sua auto. L’uomo, dopo aver ammesso di non aver pagato il parcheggio, ha raccontato di essersi avvicinato all’ausiliare per chiedere i motivi del suo comportamento. Quest’ultimo, senza fornire alcuna risposta, si era allontanato recandosi all’interno dei locali della polizia municipale, impedendo all’uomo di entrare e ottenere una spiegazione.
Alla vista degli agenti del commissariato, l’ausiliare del traffico è uscito dal suo “rifugio” ed ha quindi spiegato le procedure da lui seguite nel suo lavoro. Come da disposizioni aziendali, infatti, in caso di omesso pagamento del parcometro, i dipendenti devono effettuare una fotografia che inquadri esclusivamente il cruscotto – evitando quindi violazioni della privacy – in modo da comprovare l’assenza dell’esposizione della ricevuta di pagamento, utile in caso di eventuali ricorsi da parte del trasgressore. Il dissidio, insomma, alla fine è stato chiarito. Ed all’automobilista – che è stato infine bacchettato dalla polizia – non rimane altro da fare ora che pagare la (giusta) multa.