Confcommercio e ConSpoleto contro gli aumenti annunciati dal commissario straordinario di Spoleto per compensare il nuovo buco di bilancio
Albergatori e commercianti sul piede di guerra contro gli aumenti annunciati per Imu e imposta di soggiorno dal commissario straordinario del Comune di Spoleto Tiziana Tombesi. Per compensare il nuovo “buco” di bilancio da circa 1 milione di euro emerso con il bilancio consuntivo 2020, infatti, l’ente ha deciso di aumentare le due imposte nell’ambito di un piano triennale di rientro. Le attività economiche locali, però, sulle quali gli aumenti ricadranno, non ci stanno ed annunciano proteste eclatanti, attraverso Confcommercio e ConSpoleto.
Barbanera (Confcommercio): “Non siamo disposti a pagare per colpe che non abbiamo”
“Devono spiegarci come è stato possibile produrre un buco di bilancio di oltre un milione di euro. Vogliamo sapere come è stato possibile assumere nuovi dipendenti comunali, anche in ruoli apicali, senza una adeguata copertura economica. E non siamo disposti a pagare per colpe che non abbiamo. Le scelte sbagliate di chi ci amministra non possono essere fatte pagare agli amministrati. Gli annunciati aumenti di Imu e imposta di soggiorno sono inaccettabili: a rimetterci non sono solo le imprese già devastate dalla crisi, ma tutta la comunità spoletina, che non merita questa situazione assurda”. Il presidente di Confcommercio Spoleto Tommaso Barbanera attacca senza mezzi termini la decisione che sembra essere maturata in seno al Comune commissariato di Spoleto, in cerca di soluzioni per sanare i conti in rosso.
Ulteriore mazzata dopo la pandemia
“Siamo esasperati. La situazione à già difficilissima a causa della pandemia che non ci sta ancora lasciando – aggiunge il presidente di Confcommercio, Barbanera – e non possiamo accettare una ulteriore mazzata. Una mazzata sui versamenti dell’Imu, per i quali si parla di un aumento addirittura del 7%. Una mazzata sul turismo, se si dovesse raddoppiare l’imposta di soggiorno come è stato annunciato.
Il turismo è una risorsa imprescindibile per la nostra città e il nostro territorio. Siamo in un momento difficilissimo, dopo un anno e mezzo di deserto e con una ripresa debole e incerta, condizionata da un contesto in continua evoluzione. Adottare misure così drastiche in un periodo dell’anno come questo è un autentico suicidio. Significa far saltare tutti i contratti. Significa mettere sul lastrico le imprese, che saranno costrette a licenziare i loro dipendenti.
Non possiamo accettare tutto questo. Stiamo valutando iniziative forti di protesta. Siamo pronti a consegnare le chiavi delle nostre attività a chi vuole costringerci a chiudere per sempre”.
Albergatori: decisione presa senza alcun confronto
Analogo l’intervento del consorzio degli operatori turistici ConSpoleto: “Il ConSpoleto, in rappresentanza dei suoi associati albergatori che costituiscono la quasi totalità delle strutture ricettive della città, intende rispondere con fermezza alle decisioni dell’amministrazione comunale che, secondo quando comunicato ieri a mezzo stampa, intende aumentare sia le aliquote Imu del 7%, sia la tassa di soggiorno (arrivando fino a 5 euro a notte a persona) al fine di risanare il disavanzo di bilancio.
Questa grave decisione, tra l’altro presa senza alcun confronto con le associazioni di categoria, va a colpire fortemente tutte le attività economiche e soprattutto turistiche della nostra città, già pesantemente martoriate da oltre un anno di chiusure a causa della crisi pandemica e che aveva appena cominciato una lenta ripresa nella primavera del 2019, dopo oltre due anni di acuta crisi economica causata in primis dal danno “indiretto” portato dagli eventi sismici del 2016, per poi ripiombare in una gravissima recessione con i tanti mesi di chiusura a causa della pandemia da Covid 19″.
“Si mettono in ginocchio tantissime aziende”
“Questi ulteriori aumenti – prosegue il consorzio degli albergatori – non tengono minimamente conto delle gravissime difficoltà economiche che il comparto economico e turistico della nostra città stanno affrontando: già da ora tante aziende hanno enormi difficoltà a far fronte ai pagamenti delle tante imposte dovute; aumentare le aliquote Imu in questo momento vorrebbe dire mettere in ginocchio tantissime aziende!
Anche per quanto riguarda la tassa di soggiorno, che ricordiamo era già stata aumentata nel 2019 in pieno periodo di crisi economica, ciò porterebbe ad un ulteriore danno per l’intero comparto turistico, mettendo letteralmente fuori mercato tante attività turistiche della nostra città e del nostro comprensorio, a vantaggio di quei territori limitrofi dove la tassa di soggiorno è più bassa o addirittura inesistente!
Proteste plateali in arrivo
Gli albergatori del Con Spoleto sono pertanto compatti e pronti ad una protesta plateale pur di veder tutelati i diritti e le necessità del comparto economico/turistico, che rappresenta la principale fonte di reddito del nostro territorio ad altissima vocazione turistica: sono pronti a scendere in piazza e consegnare “simbolicamente” al Comune le chiavi delle loro strutture, quale forte gesto di protesta nei confronti di un’amministrazione comunale sorda alle difficoltà e alle esigenze di chi in questo territorio vive, crede e lavora (e già paga pesanti tasse)!“.