Umbria | Italia | Mondo

Attività chirurgica, Cittadinanzattiva scrive a Coletto: a quando la piena ripresa?

Conoscere il piano della piena ripresa dell’attività chirurgica nelle due Aziende ospedaliere della Regione. E’ quanto chiede, in una lettera indirizzata all’assessore regionale alla Salute Coletto e al direttore Braganti, il Tribunale per i diritti del Malata di Cittadinanzattiva.

Un’attività, rileva l’associazione, che sembra essere ripresa in questi giorni “piano piano, senza fretta”, come è stato riferito da un medico ospedaliero, al quale erano state richieste informazioni sui tempi di esecuzione di interventi chirurgici che appaiono indifferibili.

Le richieste nella lettera

Nella lettera viene chiesto espressamente di conoscere il numero degli interventi da eseguire e i tempi di esecuzione. La nota prosegue sostenendo che “erroneamente si pensa che gli interventi chirurgici programmati possano essere dilazionati senza una scadenza precisa, senza alcun pericolo per la salute. Non è così, perché arriva un momento in cui l’intervento chirurgico diventa urgente, non più rinviabile”. 

I rappresentanti del Tribunale per i diritti del malato chiedono di avere rassicurazioni su una ripresa importante, proprio per guadagnare il tempo negato dalla pandemia e restituire la salute a chi è in attesa da tanto tempo di essere chiamato.

Incertezza sulle vaccinazioni

Le vaccinazioni eseguite, viene aggiunto, non possono che accelerare un’attività improrogabile. Qualsiasi ulteriore ritardo – viene ancora sottolineato – costringerebbe i pazienti ad attivarsi per soluzioni fuori regione con evidenti disagi, ma anche con costi per la sanità regionale.

“Per quanto poi riguarda la vaccinazione, le istanze dei cittadini sono numerose e circostanziate – dice Daniele Giocondi, coordinatore del Tribunale dei malati di Terni -. Una comunicazione contraddittoria a tutti i livelli induce i cittadini alla esasperazione. Mentre il commissario straordinario governativo gen. Figliuolo annuncia un abbassamento dell’età vaccinabile a 40 anni, l’Umbria è ancora alle prese con la vaccinazione degli over 60-70. Raccogliamo decine di telefonate dalle quali si evince che il cittadino ha urgenza di chiarezza per percepire che si sta facendo tutto il possibile per la sua salute”.