Ieri sera in scena all'Auditorium di Foligno Maria de Buenos Aires, Tango Operita di Astor Piazzola. Le note dell'uomo che ha rivoluzionato il tango aprono lo spettacolo, e il cuore sobbalza. La musica provoca forte emozione, una musica suggestiva di grande complessità armonica. L'associazione Amici della Musica, il Comune di Foligno e la Fondazione Cassa di Risparmio Foligno, portano in città una straordinario spettacolo. Maria de Buenos Aires, libretto di Horacio Ferrer, musica di Piazzolla, fu concepita inizialmente come opera radiofonica, e debuttò nel 1968 al Planet Theatre di Buenos Aires, nella medesima forma semiscenica con la quale ora torna in Italia, curata dalla consorte del musicista, Laura Escalada Piazzola (presente ieri sera alla regia), direttore Julian Vat, interprete principale Patricia Barone. Donna di esemplare fascino, quest'ultima veste i panni di Maria de Buenos Aires, la voce fuori campo precede la sua immagine che irrompe leggera in scena, e lascia attonito il pubblico. Paolo Mainetti suona il bandoneón, strumento amato da Astor Piazzola, con passione e sentimento. In platea il pubblico non osa interrompere mai la spettacolo con applausi fino al termine della rappresentazione, proprio come nel teatro classico. L'opera è un affresco poetico-musicale che riproduce una Buenos Aires incantata, nella quale, fra sogno e realtà, vagano tre personaggi: Maria, il Duende e il Cantor. Affidata a un ensemble strumentale assai particolare (archi, flauto, pianoforte, chitarra, bandoneón, batteria, marimba e vibrafono), Piazzolla elargisce a piene mani tango, milonga e valzer. (Tiziana Ferrieri)