Vdm venduta a Lindsay Golberg, fondo americano con sede a Dusseldorf; è quanto si legge in una nota stampa uscita sul sito della ThyssenKrupp. Secondo i manager della multinazionale tedesca, la vendita gioverà all’azienda e “Permetterà di ridurre l’esposizione ai mercati e di diversificare la produzione del gruppo. La transazione – si legge ancora nella nota – e porterà a una correzione del book value di 100 milioni di euro”.
Che il destino di Vdm fosse in un certo senso segnato era già noto: da sempre i tedeschi avevano fatto sapere di aver intenzione di ristrutturare la società Vdm per poi reinserirla nel mercato.
Nella nota c’è invece un preoccupante riferimento anche ad Ast: “Thyssen ha sempre affermato che non intende mantenere le due società – si legge ancora nel sito – nel medio e lungo termine nel gruppo Thyssen”.
E non c’è accordo di dicembre al Mise che tenga. Il piano dei tedeschi è ben chiaro, almeno a quanto si legge in questa nota. Ast sarà venduta, prima o dopo non è lecito ancora saperlo, ma sarà venduta, dopo la ristrutturazione, operazione già iniziata a tappe forzate dall’ad Morselli che, secondo indiscrezioni, avrebbe intenzione di piazzare nei ruoli strategici dell’azienda manager tedeschi, per evitare pressioni politiche e sindacali.
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