Sarà la società finlandese Tapojärvi Oy a guidare il progetto di recupero delle scorie di acciaieria lanciato da Acciai Speciali Terni. Dopo un complesso lavoro di verifiche tecniche, analisi, sopralluoghi ed incontri è stata scelta l’azienda che gestirà il processo di trattamento delle scorie dell’acciaio inossidabile prodotto a Terni, con l’obiettivo di trasformarle in materiali da riutilizzare e commercializzare.
Un risultato che rafforza l’impegno di Acciai Speciali Terni per la tutela dell’ambiente, in un costante lavoro di ricerca e di innovazione.Un altro tassello che si aggiunge alla costruzione di quel modello di economia circolare fortemente voluto da AST, in sintonia con le indicazioni della Comunità Europea. La finalizzazione del bando di gara internazionale segna un importante passo in avanti e permetterà di aumentare il recupero dei residui generati dal processo siderurgico, primo fra tutti la scoria, pari a circa il 30 % dell’acciaio prodotto.
Le scorie di acciaieria possono essere generalmente utilizzate per la produzione di aggregati per sottofondi stradali, per conglomerati cementizi o bituminosi, ma è necessario superare prima alcune criticità, legate all’aspetto chimico-fisico e a quello merceologico-commerciale.
Un significativo ostacolo è rappresentato, ad esempio, dalla concorrenza dei materiali alternativi di origine naturale come ghiaia o sabbia che, soprattutto in Italia, sono particolarmente a buon mercato e il cui consumo non è disincentivato da alcuna normativa, a differenza di quello che avviene in altri paesi europei.
Partendo dalle criticità di tipo tecnologico ed economico, AST ha deciso di muoversi selezionando la migliore proposta disponibile a livello globale tramite una “Gara Internazionale”.
Un bando pubblicato a febbraio 2016 che ha coinvolto i maggiori operatori mondiali nel settore del trattamento e riciclo delle scorie: ognuno con una specifica proposta tecnica ed economica per la realizzazione di un servizio integrato di gestione, recupero e commercializzazione dei prodotti derivanti dalle scorie.
Nonostante la complessità del progetto, un gruppo di qualificati esperti internazionali ha raccolto la sfida dando vita ad una “Commissione Tecnica”, che ha sostenuto AST nell’elaborazione delle specifiche di appalto e nella valutazione complessiva delle offerte pervenute.
Allo stesso tempo è stato costituito un “Comitato di Vigilanza” per supervisionare il regolare svolgimento della gara e assicurare l’efficacia e l’adeguatezza delle procedure adottate. A presiederlo è Antonio Catricalà, ex presidente di sezione del Consiglio di Stato e presidente dell’Antitrust fino al 2011, che ha riposto positivamente alla richiesta di garantire gli aspetti giuridici del progetto.
Dopo una complessa fase di selezione, nel corso della quale sono stati verificati i “requisiti generali” ed i “requisiti tecnici specifici”, le due offerte risultate accettabili sono state quelle presentate dalle società TAPOJÄRVI Oy (Finlandia) ed HARSCO Metals & Minerals France (Francia).
Le proposte sono state oggetto di ulteriore approfondimento da parte degli esperti di AST: in particolare, le due aziende potuto illustrare le prospettive di mercato dei vari prodotti, fornendo un piano sostenibile e compatibile con la ricettività dei potenziali mercati di riferimento e con la presenza di materiali “concorrenti” di origine naturale decisamente competitivi dal punto di vista commerciale e logistico. Al termine di questo lungo percorso si è passati all’approfondimento degli aspetti organizzativi, degli investimenti messi in campo dagli offerenti e delle loro proposte economiche.
Con la chiusura di questo bando di gara comincia il percorso che porterà Terni a diventare un polo d’eccellenza nella gestione delle scorie di acciaieria per acciaio inossidabile.
Se è vero che il concetto di economia circolare risponde al desiderio di crescita sostenibile, la scommessa di AST sulla gestione delle scorie assume un particolare valore: un grande sito siderurgico compie un altro passo verso l’ambizioso obiettivo di “rifiuti zero”.