Riceviamo e pubbliachiamo una nota stampa relativa alla vertenza Tk-Ast, a firma del sen. Stefano Lucidi e dei consiglieri del M5S Terni: “Le immagini dei”decisori” delle sorti della nostra città che, ancora nel buio, escono sfiniti dal palazzo del MISE hanno colpito molto l’opinione pubblica, restituendoci un immagine della classe politica ternana, umbra e nazionale d’altri tempi – volti stanchi e tanta voglia di trovare un accordo.
Ma è davvero così?
Al contrario. Ci stanno prendendo in giro. Vediamo perché.
Orte-Civitavecchia. Dopo che M5S ha inserito nello sblocca Italia un emendamento a favore del completamento della infrastruttura, la questione è tornata sulla scena risolutiva della vertenza AST. Bene? Insomma!
Mancano circa 20 km al completamento, ma la TK-AST e l’umbria attendono questi lavori dal 2005. e saranno completati almeno tra 5 anni, cioè con i tedeschi probabilmente fuori da Terni e con il secondo forno già chiuso! un po tardi cara Marini! invece questa strada va inserita in un programma e in un piano industriale di più lungo respiro.
Dalle notizie che trapelano dal tavolo non vi sono accenni alla questione centrali del nucleo idroelettrico di Terni, aspetto fondamentale per la crisi AST, e sulla quale anche la Regione gioca un ruolo importante. Ma ovviamente anche questo aspetto è dimenticato. Eppure il Governo ha accettato l’impegno della nostra mozione a rivalutare la cosa.
Poi c’è la questione sindacale. Un mese e oltre fa, i sindacatihanno gridato allo scandalo all’annuncio della proposta della Morselli riguardo la mobilità agevolata – manco i giornali leggono – cioè la stessa cosa che chiese alla Berco, ma lì si grido vittoria!
Oggi invece gli stessi sindacati accettano la mobilità! perchéoramai è un fatto passato già discusso, come il magnetico e tante altre battaglie.
L’integrativo invece, spiccioli per l’azienda, su cui si basa una grossa fetta dello stipendio di ogni lavoratore AST? basterebbe alla Morselli mandare a casa un po’ di dirigenti strapagati e di fannulloni protetti dai politici, senza tagliare gli stipendi a chi lavora davvero e fatica ad andare avanti.
Ultima questione. i grandi assenti dal tavolo. Cittadini e ambiente. E’ impensabile che, anche alla luce dei recenti articoli – da ultimo quello di ieri su Espresso – la questione ambientale relativa a Terni venga negata.
Detto ciò, appare evidente che dopo 6 mesi di trattative non ci sia neanche un parola scritta nero su bianco. In sei mesi non sono riusciti a trovare un accordo e scriverlo e firmarlo in modo definitivo. Niente. Mezza paginetta? no!
Quello che chiediamo è che al tavolo vengano ammessi anche i due grandi assenti, cittadini e ambiente, e che si proceda per passi successivi, approvando punti in ordine del giorno e che tali punti non vengano più messi in discussione.
La città non può più aspettare. E la questione acciaierie di Terni deve essere risolta PRIMA delle elezioni regionali e non DOPO, cari signori!”.