“Vi ringrazio per l’invito, ma questo non è un comizio: ho accettato perché una parte degli operai è stata a Montecitorio nel mio ufficio e mi hanno chiesto di venire qui. Vi porto la mia vicinanza in vista del 4 settembre dove, vi garantisco, non si parlerà di mobilità, ma del futuro di questo stabilimento.
L’Ast deve continuare a rappresentare un asset strategico del paese.
Vi faccio i complimenti perché la vostra battaglia ha permesso che il centro produttivo potesse rimanere a Terni, che in futuro potrebbe dare lavoro ai vostri o ai miei figli.
L’unica strada non può essere la proprietà: attraverso l’intervento del Fondo Strategico Italiano si può fare tanto per tenerlo qui al di là delle prorpietà.
Ho smesso di fare la battaglia con il Marchionne di turno: bisogna stanziare fondi per le industrie.
Orizon 2020 è un’opportunità: progetto europeo per innovare e sviluppare materiale con l’università. Aggiungiamo la tenuta delle persone che lavorano nell’Ast, cioè l’unità con la quale operai, istituzioni e sindacati stanno combattendo la battaglia a Terni.
Ammodernamento delle strutture – si può lavorare da oggi con il decreto Sblocca Italia, nel quale Terni deve essere considerata; si può accedere a molti fondi dell’UE per ambiente e bonifiche dei territori.
Al tavolo del 4 da parte nostra c’è la volontà di lasciare il polo di Terni non così, ma migliore di quello che è”.
“Scriverò una lettera a tutti i deputati e, per mezzo del collega Grasso anche ai senatori, per far conoscere la situazione di Terni. Tutte le proposte devono essere messe in campo, visto che esistono e sono alla portata e credibili. Alla fine c’è solo la volontà politica. Vi chiedo di restare in contatto con me per aggiornarci su quello che succederà”.