Aggioranemento ore 19.00 – “FIM – FIOM – UILM – FISMIC – UGL rispetto al rinvio dell’esame congiunto sulla Cassa Integrazione di Acciai Speciali Terni evidenziano ancora una volta l’ennesimo atteggiamento superficiale che vede criticità di forma e di sostanza, soprattutto nelle modalità in cui si intendono gestire le relazioni industriali e sindacali” – non tarda ad arrivare la replica dei sindacati confederati che hanno appreso dell’impossibilità dei vertici di Ast di presentarsi al tavolo convocato in Confindustria per discutere i dettagli della Cassa Integrazione Ordinaria per oltre mille dipendenti.
“E’ paradossale – si legge in una nota congiunta – che l’incontro previsto per la data odierna, a fronte di tante notizie confusionarie uscite mezzo stampa, venga rinviato senza specificarne la motivazione e che venga annunciato in modo non diretto da parte di AST, in quanto poteva rappresentare un momento utile per chiarire tutte quelle paure che la comunicazione ufficiale ha generato.
È sconcertante che a due mesi dall’accordo e dagli impegni sottoscritti al MISE con la D.A. di AST, a fronte di novità intercorse in questi giorni, non si sia sentita la necessità del confronto sui temi aperti, rispetto agli scenari futuri del sito siderurgico.
Si ribadisce da tempo che la gestione complessiva sta portando solo ed esclusivamente ad un rinvio delle questioni, ad un prendere tempo nell’affrontare temi che non trovano soluzione , o tardano ad arrivare, ma che stanno generando difficoltà nel raggiungimento degli obbiettivi annunciati.
Rispetto alle problematiche di gestione interna, sopra dette, è motivata ampiamente l’azione che la RSU di AST sta mettendo in campo in questo momento per tentare di arginare e risolvere le problematiche esistenti e mettere in condizioni AST di sfruttare il potenziale che ha pur nelle difficoltà di mercato globale.
Le OO.SS. di FIM – FIOM – UILM – FISMIC – UGL sono fermamente convinte che AST, per il potenziale che può esprimere, merita una gestione più attenta nell’organizzazione del lavoro e più rispettosa delle maestranze, (dirette – indirette e somministrate) finalizzata a qualificare il sistema di relazioni che è indispensabile per la tenuta sociale di questo territorio.
Le OO.SS. di FIM – FIOM – UILM – FISMIC – UGL auspicano che tale rinvio avvenuto oggi in merito alla CIGO sia propedeutico a mitigare l’impatto sociale della cassa integrazione nei numeri e nei tempi, anche a fronte di modificati scenari che nelle ultime ore stanno emergendo a livello globale e di mercato.
Crediamo che utilizzare lo sciopero della RSU di AST, su temi interni, introducendo questioni di carattere generale ancora non discusse è una pura operazioni di visibilità di basso profilo, che rischia di generare più confusione di quella che già oggi c’è”.
Aggiornamento ore 17.50 – In merito al tavolo saltato tra sindacati e azienda in Confindustria, i vertici Ast hanno chiarito i motivi per i quali non sono potuti intervenire: “Alla luce delle notizie arrivate in questi giorni da Bruxelles, secondo cui la “Commissione Europea” avrebbe deciso di includere anche l’Indonesia nell’elenco dei Paesi in via di sviluppo soggetti alle misure di salvaguardia a tutela dei produttori di acciaio inossidabile, Ast ha richiesto di posticipare di un paio di giorni l’incontro relativo alla “cassa integrazione ordinaria” previsto per oggi pomeriggio negli uffici di Confindustria, con le organizzazioni sindacali.
La richiesta nasce dalla necessità di approfondire con attenzione tutti gli impatti che potrà avere questa decisione sul nostro mercato, contribuendo a definire nella maniera più adeguata la richiesta di “cassa integrazione ordinaria”, la sua durata e il relativo numero di dipendenti interessati”.
Il tavolo di crisi tra azienda e sindacati era in programma nella giornata di oggi nella sede di Confindustria, ma i vertici Ast hanno fatto sapere che non sarebbero stati presenti per “sopraggiunte esigenze interne aziendali”. L’ordine del giorno dell’incontro aveva importanti questioni legate all’apertura della Cassa Integrazione Ordinaria per oltre mille lavoratori. L’Usb Lavoro Privato ha deciso di intervenire con una nota che annuncia lo sciopero in tutti i reparti Ast, che si aggiunge a quello già indetto dai sindacati confederati: “Riteniamo inaccettabile il rinvio dell’incontro da parte dell’azienda motivato con “sopraggiunte esigenze interne aziendali” – scrivono le Rsu dell’Usb.
“A fronte del comportamento irresponsabile perpetrato dall’azienda, la RSU USB di AST estende a tutto gli stabilimenti di AST Terni lo sciopero previsto per il solo reparto ACC” – tuona il sindacato.
Le modalità di sciopero per i giorni martedì 17 e mercoledì 18 settembre 2019 per tutti gli stabilimenti Ast Terni saranno le seguenti: martedì 17 settembre 4 ore di sciopero a fine turno, per tutti gli operai ed impiegati 1° turno dalle 10 alle 14, 2° turno dalle 18 alle 22, 3° turno dalle 02 alle 06
Operai, impiegati e quadri che effettuano l’orario 8-17 scioperano dalle 12 alle 17, tutti gli altri lavoratori che effettuano turnazioni diverse, scioperano le ultime 4 ore del turno di appartenenza. Mercoledì 18 settembre la 4^ squadra dalle 10 alle 14.