Ast Arvedi, sindacati e Rsu in allarme: fermata dal 7 al 20 agosto. Incertezza dell'andamento produttivo. Focus cassa integrazione
Nella giornata di ieri, 30 giugno, si è svolto un vertice fra Direzione Aziendale Ast Arvedi e RSU. Secondo quanto riferito dai sindacati la cassa integrazione decorrerà dal 19 luglio fino al 23 agosto “ad esclusione della fermata collettiva – si legge in una nota sindacale – che va dal 7 al 20 agosto, e potrà interessare fino a un massimo di 2.210 dipendenti”.
Fermata Ast Arvedi
“Abbiamo chiesto e ottenuto disponibilità da parte dell’azienda – continua la nota della RSU – a gestire alcuni casi di lavoratori che non hanno più ferie. Per quanto riguarda lo smart-working è stato prorogato fino al 31 dicembre e riguarda la possibilità di utilizzarlo un giorno a settimana per le persone che hanno figli sotto i 14 anni e per le persone fragili con determinate patologie. La RSU di Ast – conclude la nota – a fronte del protrarsi della situazione di incertezza rispetto all’andamento produttivo esprime forte preoccupazione per la mancanza di volumi e scarsa visibilità nel breve e medio periodo e crede che l’azienda debba mettere in campo tutte le azioni necessarie per mitigare e rendere meno impattante questo periodo di grave difficoltà”.
Cassa integrazione e fermata Ast, Pd e Kenny “Il sindaco riferisca in consiglio”
“Esprimiamo grande preoccupazione – si legge in una nota del Pd e Kenny – per la conferma di quelli che erano i timori degli ultimi giorni, su un nuovo stop della produzione di Ast che si sarebbero concretizzati venerdì mattina, quando l’azienda ha confermato alle rsu l’attivazione di un nuovo periodo di cassa integrazione ordinaria per circa quattro settimane, per un massimo di 2.210 dipendenti, dal 19 luglio al 23 agosto, ad esclusione della fermata collettiva che sarà programmata 7 al 20 agosto. Chiederemo nel corso del prossimo consiglio comunale al Sindaco di riferire in consiglio comunale, in merito a questa situazione venutasi a creare che coinvolge oltre 2200 lavoratori, senza contare le conseguenze sull’indotto. Chiederemo all’amministrazione comunale di avere un ruolo proattivo, avviando una interlocuzione con l’azienda, le rsu, le forze Sindacali, la Regione ed il Ministero. La nostra città non può subire ulteriori crisi aziendali, per questo fin da ora siamo al fianco di tutti i lavoratori coinvolti”.