Addio al civismo, benvenuti assessori di caratura politica: Alberto Capitanucci e Massimo Paggi sono i due nuovi assessori della giunta guidata da Stefania Proietti che, come anticipato da Tuttoggi, dopo Eugenio Guarducci perde anche Italo Rota. All’ingegnere Capitanuci, espressione del Pd, andranno le deleghe a politiche urbanistiche e piano regolatore generale (escluso Puc), lavori pubblici e forma, rigenerazione sostenibile della città, del sistema ecoculturale e del paesaggio, mentre al dottor Paggi (espressione dei Socialisti) vanno i servizi sociali, accessibilità, inclusione, integrazione e lotta alla povertà, cooperazione sociale e terzo settore, sanità e farmacia.
Restano in capo al primo cittadino (scatenando le ironie dell’opposizione) le deleghe cultura e turismo (già ieri, nel corso dell’incontro con l’osservatorio per la tassa di soggiorno, oltre all’analisi dei dati sul gettito e sui numeri delle presenze – in crescita rispetto all’anno di riferimento 2015 – è stato esposto il programma dell’edizione 2018 di Universo Assisi nonché la programmazione degli eventi organizzati dal Comune da ora fino a fine anno.
Che fine ha fatto il turismo ad Assisi? Intanto, il Pd perde un altro pezzo
Per il sindaco Proietti, Capitanucci e Paggi sono “Due figure del mondo civico che hanno espresso piena condivisione del progetto per Assisi di questa Amministrazione e che possiedono fortissima competenza per le deleghe che vanno a rappresentare, mettendo a disposizione le proprie radici assisane e l’entusiasmo per accettare la sfida di governo. Competenze messe a servizio della Città – scrive ancora la prima cittadina – che rafforzano quella piattaforma civica dalla quale è nato il nostro progetto politico per Assisi, un legame strettissimo con il territorio assisano, grandi capacità tecniche e la scelta di donare il proprio tempo alla causa pubblica: l’innesto in Giunta di queste due personalità che ringrazio sin d’ora ci dà lo slancio per accelerare, dopo due anni proficui, la realizzazione della Assisi che vogliamo: abbiamo molti progetti in corso e moltissimi progetti in fase di implementazione che grazie a queste nuove forze troveranno operatività e concretezza per tutto il territorio: centro storico e frazioni”.
Mentre Giuseppe Cardinali, capogruppo di Assisi Domani, affida ad una nota la “Gioia per le nuove nomine: auguro buon lavoro alla giunta e ai due assessori, esprimo amarezza per la decisione dell’avvocato Matarangolo, al quale va un particolare ringraziamento per il suo apporto schietto e professionale, di definitivo abbandono dell’emiciclo politico comunale”.
Diversa l’analisi dell’opposizione: Fabrizio Leggio del M5S augura buon lavoro ai due assessori, ma esprime perplessità perché, tra l’altro, “Capitanucci potrebbe essere in possibile conflitto di interessi: sicuramente è una persona preparata, ma è l’ingegnere responsabile della Basilica e autore di molti lavori contestati, come la nuova costruzione spuntata sotto il Sacro Convento. Quanto a cultura e turismo, Guarducci aveva competenze ma non tempo da dedicare a un settore cardine di Assisi, speriamo il sindaco gli dedichi la giusta attenzione”.
Per Stefano Pastorelli, responsabile comprensoriale della Lega Nord e segretario cittadino, “si tratta dell’ennesimo fallimento della giunta Proietti, che – al contrario della sbandierata trasparenza – non spiega ai cittadini perché Rota si è dimesso. Che la sindaca non parli con la sua maggioranza lo dimostrano anche le dimissioni di Franco Matarangolo, per il bene di Assisi sarebbe meglio che si dimettano tutti e si torni al voto”.
Antonio Lunghi, ex sindaco facente funzione e oggi consigliere di minoranza di Uniti per Assisi, spera invece che finito il toto-nomi per la giunta si cominci a pensare ai contenuti: “Finalmente si dà spazio alle energie cittadine invece che ai papi stranieri – il commento – un grande in bocca al lupo ai due nuovi assessori”.
“In meno di due anni – l’analisi di Serena Morosi, portavoce di Fratelli d’Italia– siamo al secondo rimpasto di giunta e definirei sconvolgente l’avvicendamento di ben 3 assessori alle Politiche Sociali. C’è molta ipocrisia dietro le dichiarazioni della Prima Cittadina, che dovrebbe ammettere invece una consiliatura che sta procedendo a singhiozzi, con una squadra di governo che perde pezzi e naviga a vista”.
Buona soddisfazione è quella espressa dall’ex sindaco e attuale consigliere Giorgio Bartolini: “Finalmente dopo mesi abbiamo una giunta al completo, visto che Guarducci era un assessore a metà e Rota non si è praticamente mai visto. Ora, per il bene dei cittadini, speriamo che facciano bene”