Universo Assisi è oramai la scusa per dirsi di tutto di più, anche all’interno della stessa maggioranza. E in tralice, sembra arrivare anche un avviso di sfratto per Simone Pettirossi, visto che la lista civica del sindaco, Assisi Domani, con una nota firmata da tre consiglieri e un’assessore (Veronica Cavallucci, ndr), fa sapere all’esponente del Pd che non solo “utilizza gli stessi argomenti dell’opposizione”, ma che “ha perso la nostra stima, e non solo la nostra”. Ma il malumore dell’assessore ha dato la stura a tutta una serie di recriminazioni, tant’è che Valter Stoppini, vicesindaco Pd, attacca non solo il collega di partito e di carica perché “era assente quando approvammo Universo Assisi”, ma addirittura si scaglia contro “i vecchi dinosauri della politica del Partito Democratico che oramai sono rappresentativi solo di se stessi”. E anche il Pd di Assisi, in una nota, bacchetta Pettirossi ma torna anche a chiedere “un confronto aperto, leale e costruttivo“, perché comunque alcune delle considerazioni fatte dall’assessore in privato erano state già ‘concepite’ dal partito di maggioranza relativa che sostiene la giunta.
Se cacciata di Pettirossi sarà (o dimissioni spontanee dell’assessore), per la giunta si tratterebbe del terzo rimpasto di giunta (dopo l’addio di Claudia Travicelli con annesso arrivo della meteora Italo Rota e dopo l’addio di Eugenio Guarducci e dello stesso Rota, cui sono subentrati Capitanucci e Paggi) in tre anni. Ma, come ricorda Moreno Fortini (che affonda il dito nella piaga) c’è anche da ricordare l’addio pesantissimo di un pezzo da 90 del Pd, l’ex consigliere Franco Matarangolo, anch’egli dimessosi piuttosto polemicamente. “E il sindaco – dice Fortini – diserta la riunione dei capigruppo di maggioranza, annullando così di fatto i partiti che la sostengono, e fa parlare a sua difesa, e anche offesa verso l’audace assessore piddino, i soliti paladini d’emergenza. E le parole si fanno grosse, tanto da dire che non c’è più stima ormai verso il finora sempre muto Pettirossi“. In realtà la riunione non ci sarebbe stata, e anzi, sarebbe stata la prima cittadina, prima di partire per una breve vacanza, a convocare la maggioranza.
Con ordine, come noto, qualche giorno fa Pettirossi, assessore al marketing e all’innovazione, aveva bocciato senza mezzi termini Universo Assisi, chiedendo un deciso cambio di passo e puntando il dito contro il “rapporto squilibrato il rapporto tra costi e benefici, l’offerta artistica frammentaria, l’assenza di programmazione e promozione con ritardi eccessivi da parte della direzione e della governance del Festival”. L’opposizione ne aveva approfittato per attaccare la manifestazione e la maggioranza, che dal canto suo non sembra così compatta e coesa.
Il primo (a tre giorni dalla bagarre) a reagire è stato, come detto, il vicesindaco Valter Stoppini: “Puntare il dito su presunti ritardi o criticità il giorno dopo la fine un evento che ha visto il coinvolgimento e l’impegno di tutta la macchina comunale con grandi sforzi – scrive, criticando successivamente i ‘dinosauri del Pd’ (forse un riferimento a Romoli, ndr, e invitando a esprimere le critiche nelle sedi opportune – criticando la comunicazione ed elevandosi al contempo a fautore dell’ascesa del Pd ad Assisi quando questo è stato un lavoro di squadra, non fa bene non solo all’amministrazione comunale di cui l’assessore fa parte integrante ma soprattutto non fa bene alla città di Assisi e allo stesso sviluppo economico e turistico locale“.
Non da meno Assisi Domani, che in una nota a firma dell’assessore Veronica Cavallucci e dei consiglieri Giuseppe Cardinali, Carlo Migliosi e Paolo Sdringola, ironizzano su un Pettirossi “sufficientemente assente nelle giornate di Universo” e quindi mancante degli “elementi per poter criticare i risultati della manifestazione alla sua terza edizione”, e che in generale soffre di una “sindrome di minoranza, visto che usa le stesse parole dei detrattori di Universo Assisi, facenti però appunto parte dell’opposizione”.
“Non è che non siano ammesse critiche – si legge nella nota – ma, per chi ha partecipato direttamente al processo decisionale, non è opportuno farlo con questa modalità. La sensazione infatti è che Pettirossi, in difficoltà nelle proprie mansioni, prenda spunto da questa vicenda per voler creare una frattura che lo ponga al di fuori della maggioranza; del resto, essendo sue le deleghe alla comunicazione e all’innovazione – la staffilata della lista civica del sindaco – potrebbe farsi una sana autocritica per non aver contribuito abbastanza alla riuscita di Universo Assisi“. Un festival che – ricorda tra l’altro la nota – ha avuto la medaglia della Repubblica e nel corso del quale è stata dato vita, ad Assisi, a un osservatorio sulla legalità. Quanto alla risposta turistica, essa sarà fornita ai partecipanti dell’osservatorio sulla tassa di soggiorno a fine agosto.
Anche il Pd bacchetta il ‘suo’ assessore Pettirossi, “del quale non abbiamo condiviso un metodo che ha prestato il fianco a facili strumentalizzazioni pur ponendo in parte considerazioni più volte oggetto delle nostre riflessioni come gruppo dirigente“. Questo, detto che Universo Assisi non si discute, “perché sono indiscutibili le motivazioni che ne stanno alla base, il fatto cioè che Assisi meriti, come altre importanti Città dell’Umbria, un grande evento come uno dei pilastri su cui basare la propria offerta culturale. Riteniamo opportuno però – scrivono Federico Masciolini (capogruppo Pd), Donatella Casciarri (presidente del consiglio comunale), Barbara Chianella (segretario del Pd e consigliere comunale) e Francesca Corazzi, Federica Lunghi e Paolo Lupattelli (consiglieri comunali) – tracciare un bilancio di un’iniziativa di questa portata e della quale dopo 3 edizioni siamo nelle condizioni di definire in maniera compiuta e risolutiva identità, governance e composizione del budget dedicato“. Quanto allo scarso riscontro turistico, il Pd si chiede se “Qualcuno dei novelli esperti ha fatto un giro a chiedere le presenze ai vari grandi eventi che si svolgono in Umbria nei loro primi anni di vita? Riceverebbe risposte illuminanti“. Ma al sindaco, il Pd chiede anche di smentire una sua candidatura in Regione: “L’impegno di un sindaco (soprattutto se al primo mandato) con la propria comunità si onora fino all’ultimo giorno. Siamo certi che anche il Sindaco di Assisi la pensi allo stesso modo ma, anche per evitare le continue strumentalizzazioni che leggiamo da qualche settimana, pensiamo sia utile una sua rapida presa di posizione pubblica che sgomberi il campo da ogni possibile equivoco“.
E, infine, l’associazione @ Sinistra, che alle scorse amministrative aveva candidato Luigino Ciotti che bacchetta i 400.000 euro spesi per Universo 2019, “con cui possono fare molte altre cose utilissime per i cittadini. Non c’è stato un ritorno di presenze turistiche, invisibili, di benefici economici per la città, e quindi l’obiettivo fondamentale che si voleva raggiungere, investendo parte dei proventi dell’imposta di soggiorno, di coprire un periodo vuoto attraendo un pubblico attento, istruito ed innamorato di Assisi è fallito. Pubblicizzato in ritardo e male, anche se con alti costi, non ha raggiunto neppure l’intera o maggior parte del pubblico della zona che pure è quello che ha garantito le presenze consistenti in alcune, poche, occasioni come con Mogol, Subsonica, Micrologus. Ci dite qual’è il filo logico che lega i tre concerti principali quello su Battisti, con i Subsonica e Micrologus?“
“Ci dite perché – si chiede tra l’altro Ciotti – si fanno tantissime iniziative sapendo già che ancora non c’è una quantità di pubblico tale da garantire la decenza e nella stessa giornata se ne fanno due su Pasolini quasi in contemporanea? Ma soprattutto: se Universo doveva essere il contraltare laico e dell’Amministrazione comunale alle diverse e significative manifestazioni dei frati del Sacro Convento, perché prevedere alla Basilica Superiore di San Francesco l’apertura (Mogol e Battisti) e la chiusura (Micrologus), con l’aspetto simbolico che ciò racchiude?“